« Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui »

(da "Tom Waits, Blues" di C. Chianura)

30 dicembre 2010

Virus Orribilis

Virus orribilis in quarta decade del dodicesimo mese mi colpì. Tra abbacinbanti dolori e delirium febris mi accasciai. Solo dopo molte ore rinvenni, rintontita ed evanescente.

Però che belle mangiate avevo fatto!

E speriamo che l'anno nuovo porti bene.
A tutti.

GUTEN RUTSCH INS NEUE JAHR!

15 dicembre 2010

DO UT DES

per l'appunto...




ma cambiera' mai qualcosa in Italia?

14 dicembre 2010

BANDERUOLE

Respinta la sfiducia al Senato e alla Camera.
Non mi aspettavo un risultato straordinario; si conferma lo squallore che gia' ben conosciamo eppure ho la nausea. No, non e' nausea e' rabbia. Sono incazzata tanto che comincio davvero a pensare che non ci sia piu' spazio per nessun dialogo, per nessuna pacifica trattativa, per alcun confronto dialettico. Sento dentro che contro l'abuso di potere non si possa rispondere che con durezza. Quale democrazia ci propinano? Quale corettezza ci viene mostrata? Come restare calmi e accoglienti davanti allo scempio delle Istituzioni? Come frenare l'ardire di rivolta contro chi si aggiusta le tasche in cambio di un voto? E contro chi quel voto lo compra per sfuggire alla Giustizia?

Non dobbiamo piu' resistere. Lo sterco e' cio' che meritano perche' come lo sterco galleggiano nel mare della loro vacuita'.

E per tutti quelli che oggi si son venduti, cito il sommo vate:

Questi non hanno speranza di morte,
e la lor cieca vita è tanto bassa,
che 'nvidïosi son d'ogne altra sorte.

Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:

non ragioniam di lor, ma guarda e passa.

Non meritano nessun altro commento.

10 dicembre 2010

Whatever works

Stamani mi sono alzata e così...out of the blue...ho avuto una pessima notizia. Mi è venuto in mente, allora, uno dei Film meritevoli di citazione che ho visto quest'anno: Whatever works di Woody Allen. Riporto qui di seguito un paio dei monologhi più belli (in italiano perché fate prima a leggere) ma anche le sequenze, iniziale e finale, in lingua originale.


Monologo iniziale di Boris Yelnikoff:

Perché volete ascoltare la mia storia?
Ci siamo già incontrati?
Ci siamo simpatici?
Sentite ve lo dico subito, ok, io non sono un tipo simpatico, la simpatia non è mai stata una priorità per me, e per essere chiari, questo non è un film per oh quanto mi sento bene. Se siete di quegli idioti che devono sentirsi bene, fatevi fare un massaggio ai piedi.
...
Ma qual'è il signficato di tutto? Niente. Zero. Nulla. Tutto finisce in niente. Anche se non mancano gli idioti farfuglianti. Non parlo di me. Io una visione ce l'ho. Sto parlando di voi. Dei vostri amici. Dei vostri colleghi. Dei vostri giornali. Della TV. Tutti molto felici di fare chiacchiere. Completamente disinformati. Morale. Scienza. Religione. Politica. Sport. Amore. I vostri investimenti. I vostri figli. La salute. Cazzo, se devo mangiare nove porzioni di frutta al giorno per vivere, non voglio vivere. Io detesto la frutta e la verdura. E i vostri omega 3. E i tapis roulant. E l'elettrocardiogramma. E la mammografia. E la risonanza pelvica. E, oh mio dio, la colonscopia. E con tutto ciò, arriva sempre il giorno incui vi ficcano in una scatola. E avanti con un'altra generazione di idioti, i quali vi diranno tutto sulla vita, e decideranno per voi quello che è appropriato. Mio padre di è suicidato perché i giornali del mattino lo deprimevano. E lo potete biasimare? Con l'orrore, la corruzione, l'ignoranza, e la povertà, i genocidi, e l'AIDS, e il riscaldamento globale, e il terrorismo, e quegli idioti dei valori della famiglia, e quei maniaci delle armi. L'orrore di Kurz alla fine di Cuore di Tenebra, l'orrore. E beato lui non distribuivano il Times nella giungla, se no l'avrebbe visto l'orrore. Che si può fare? Leggetevi qualche massacro nel Darfur o di uno scuolabus fatto esplodere, e attaccate oh mio dio l'orrore. Poi girate pagina e finite le vostre uova di galline ruspanti. Perché tanto che si può fare? Si è sopraffatti. Anch'io ho tentato di suicidarmi. Ovviamente non ha funzionato. Perché mai volete sentire queste cose. Voi avete già i vostri di problemi. Sono sicuro che siete ossessionati da un gran numero di tristi speranze e sogni, dalle vostre prevedibilmente insoddisfacenti vite amorose, dai vostri falliti affari, ah se solo avessi comprato quelle azioni, se solo avessi comprato quella casa anni fa, se solo c'avessi provato con quella donna, se questo, se quello, sapete una cosa, risparmiatemi i vostri avrei potuto avrei dovuto. Come mia madre diceva sempre se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carrozza. Mia madre le ruote non le aveva, aveva le vene varicose. Eppure, la signora ha partorito una mente brillante, mi hanno preso in considerazione per il Nobel per la fisica. Non l'ho ottenuto, però si sa, è tutta politica, come ogni altra finta onoreficenza. Detto tra noi? Non crediate che io sia amareggiato per qualche batosta personale. Per gli standard di una insensata e barbarica civiltà, sono stato piuttosto fortunato.

Monologo finale di Boris Yelnikoff:
Ecco perché non lo dirò mai abbastanza. Qualunque amore riusciate a dare ed avere, qualunque felicità voi riusciate a rubacchiare o a procurare, qualunque temporanea elargizione di grazia, basta che funzioni. E non vi illudete, non dipende per niente dal vostro ingegno umano. Più di quanto non vogliate accettare, è la fortuna a governarvi. Quant'erano le probabilità che uno spermatozoo di vostro padre tra miliardi trovasse il singolo uovo che vi ha fatto. Non ci pensate se no vi viene un attacco di panico.