« Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui »

(da "Tom Waits, Blues" di C. Chianura)

29 giugno 2012

E che ve lo dico a fare?

Non potete immaginare la gioia...o stai dentro o ne stai fuori. Se sei fuori non te ne frega niente ma se ci entri dentro anche una stupida partita ti puo' dare una gioia incredibile specialmente la partita-madre, la partita di tutte le partite. Ci hanno offeso in tutti i modi durante la nostra fiera sfilata da casa al centro ma noi cantavamo a squarcia gola tutte le canzoni che ci venivano in mente. Tanti pero', i piu' direi, ci hanno stretto la mano e fatto sportivamente i complimenti.

Un gruppo di toscanacci gasati ed esaltati ieri camminavano tre metri da terra sbandierando il loro orgoglio italiano (cosa che io faccio sempre e non solo per una partita). Abbiamo gia' vinto tutto noi.

Paragrafetto dal Manuale psicoanalitico sulla frustrazione dell'immigrato.

28 giugno 2012

STASERA

E' da tutta la settimana che l'atmosfera si e' fatta frizzante e in classe non facciamo altro che scherzare su domani. C'e' anche chi se ne frega, come me ne sono fregata del resto anch'io, molte volte in passato. Oggi e' diverso. Da quando sono all'estero anche delle stupide partite sono diventate un momento di incontro e condivisione anche se non so precisamente cosa condividiamo!
Domenica dopo la partita, sono andata a fare l'Autokorso (lo strombettio tamarro con la macchina) per la prima volta (no la seconda!la prima fu per i mondiali in Italia!) con un po' di amici e in piazza abbiamo trovato un bel po' di gente, direi un centinaio di persone che festeggiavano che sembrava avessimo gia' vinto tutto. La cosa inquietante e' che molti dei presenti parlavano tedesco tra di loro, salvo poi urlare slogan da tifosi rigorosamente in italiano. Mah...L'atmosfera era vivace ma tranquilla e la polizia ha bloccato la strada, permettendoci di festeggiare senza il pericolo delle macchine che girano intorno. La polizia lunedi' ha contattato una mia collega per stasera, chiedendole di mettere su un gruppetto di italiani mansueti, pronti a placare gli animi della piazza se ce ne sara' bisogno. Essendo estranea dall'ambiente stadio, mi e' sembrato un po' esagerato anche perche' se perdiamo mica ci andiamo in piazza noi, o no?Ma forse io sottovaluto la situazione.

Sono curiosa di vedere chi vincera' ma chiunque sia, io mi saro' divertita un mondo!

21 giugno 2012

ANGST ESSEN DIE SEELE AUF

Lui giovane bello nero
Lei vecchia

Lui straniero
Lei tedesca

Galleggiano le note di un violino zigano sui fumi di un bar di periferia anni '70 tra tovaglie a quadri e un'altra birra.

Tanz mit mir.
Ja.

Tutto quello che c'e', esce fuori facendosi largo tra sospetti e pregiudizi.

ANGST ESSEN DIE SEELE AUF. Si dice cosi' in Marocco.
La paura mangia l'anima.

Nessuno intorno e' pronto pero'. Accettare la loro felicita' non si puo'. E quel che vedere non si vuole, lo si taglia fuori.

E' negro. Non parla la nostra lingua. Non si lava. Non lavora. E' un maiale come tutti gli altri stranieri.

Vorrei che gli altri non ci fossero e che nel mondo ci fossimo solo io e te senza piu' questi occhi intorno che ci consumano dentro.

Andiamo via, facciamo una vacanza e quando torneremo sara' tutto come prima.

La convenienza. L'opportunismo.

Ora che non ci sei, ho bisogno di te. Non ti amo, madre mia, ma ho bisogno di te. Devi badare i miei bambini e andare a prenderli a scuola. Scusa se ho rotto con un calcio il tuo televisore quando mi hai presentato tuo marito. Ora devo andare.

Ho bisogno della sua cantina signora, la mia e' troppo piccola.

Torni in negozio signora, l'aspettiamo come sempre!

Ma se davvero ora tutto intorno e' come prima, dentro tutto cambia. Cio' che e' corroso si sgretola e la fine e' inevitabile.

Questa l'impressione di una storia.

La storia e' quella di Emmi ed Ali', i due protagonisti del film ANGST ESSEN DIE SEELE AUF (il titolo contiene un errore -essen per isst- perche' la frase e' pronunciata nel film da uno straniero). Il film e' diretto nel 1974 da Rainer Werner Fassbinder.

Qui tutto il film:
http://www.youtube.com/watch?v=t_utUeFan9g

20 giugno 2012

Aglio orsino

La cosa piu' bella dell'insegnare e' imparare.

Sono le persone la fonte piu' inesauribile di conoscenza, divertimento e benessere. Sono davvero molto fortunata a fare questo lavoro, malgrado tutti gli svantaggi fiscali che comporta e credetemi ce ne sono anche qui in Germania.

Ogni ora che passo in classe succede qualcosa, si, insomma, qualcosa per cui gia' mi sento ripagata. Ci divertiamo davvero e quando torno a casa a piedi o in bici penso sempre che mi sento molto meglio di quando sono partita. Non e' poco.

Ogni volta viene anche fuori una parola o una tradizione tedesche o un personaggio che non conosco e cosi' si scambiano i ruoli e vedeste come si adoperano per farmi capire. Uno spasso quasi commovente. Ricambiano e io allora, il giorno dopo o quando posso, faccio una piccola ricerca per cercare di memorizzare quanto appreso e poi glielo comunico.

Ieri ad esempio, e' saltato fuori l'aglio orsino (Baerlauch) (che io, sinceramente, non conoscevo) che serve per preparare il pesto monacense! Si raccoglie in montagna e si usa al posto del basilico. Per farmi capire di cosa si trattasse, c'e' chi me lo ha descritto, chi me lo ha disegnato, chi mi ha promesso di portarlo la settimana prossima etc. In cambio io stamani ho cercato informazioni e gli ho spedito qualche gustosa ricetta italiana ovviamente a base di aglio orsino.


Siete curiosi?
Qui trovate tutte le infomazioni sulla pianta e le ricette.

13 giugno 2012

Da casa a casa

"Vado a casa!" ho scritto su FB e un'amica ha commentato: "Quale?". Effettivamente potrebbe essere ambiguo ormai per chi mi sta intorno, il concetto di casa mia, dico, e si capisce che lo sia!
Diciamo che quando parliamo di case in famiglia, diventa un po' un problema capirsi e bisogna sempre specificare quale e non sempre, pero', ci viene facile e questo crea una gran confusione, specie perche' a ogni casa ci sono le storie della casa in attachment. Alt! Non fatevi l'idea sbagliata: non siamo i furbetti del quartierino! Non possediamo mille case qua e la'. Solo una (pure piccolina), a casa appunto :)
Ma viviamo in un'altra quaggiu' in Germania e poi abbiamo vissuto in molte altre case qua e la', e malgrado nessuna sia stata mai nostra, in quel senso la', sono tante le storie legate a quella o quell'altra casa: mobili, oggetti, bollette, vicini, fiori etc etc. La cosa bella e' che di ogni casa ti porti dietro dei pezzi, cosicche' anche se tu non smetti di muoverti, guardando quelle cose, hai l'illusione di non esserti mai spostato o almeno ti ricordi da dove sei venuto e da dove sei passato. Molto e' andato perso, venduto, buttato e regalato e vive ora di vita propria chissa' dove.

Mi piacerebbe fare un film sulla storia degli oggetti.

Gli oggetti piu' belli e piu' cari, in senso affettivo, sono nella casa a casa, in Toscana. Quando scendo in macchina, dopo le 8 ore di viaggio abbastanza faticoso, non c'e' niente di meglio che dormire nel tuo letto e bere una tisana nella tua tazza storica. Idem quando torno. Avere due case comporta anche il vantaggio di suddividere i vestiti tra i due armadi, cosi' da non avere l'impressione di averne ormai troppi e poterne comprare ancora. Illusione che ti cade addosso come un macigno quando devi traslocare. E li' la San Vincenzo fa festa!
Gli svantaggi sono legati chiaramente ai costi (v. IMU!) ma soprattutto allo sforzo mnemonico a cui sono sottoposta senza pausa per ricordare dove e' cosa. In particolare lo sforzo si vanifica con libri e cd, perche' oggetti predisposti al nascondino. Tutto questo rigirio di robe e' infine un ottimo trattamento psicoanalitico per me, perche' mi obbliga a non pretendere di avere il controllo su cio' che mi sta intorno. Che ognuno ma sopratutto che ogni cosa abbia la liberta' di stare dove vuole. E se quando la cerco non la trovo? Che importa...ripassero' piu' tardi.


04 giugno 2012

Anche l'italiano pero'....

Io adoro i miei studenti, tutti, sia quelli della scuola serale che quelli dell'universita'; mi danno energia e allegria ogni giorno anche quando e forse soprattutto quando, scrivono cose cosi.....


durante la mia vacanza ho vissuto molto


sull'autostrada c'era multa circulazione


ho ricevuto un autografo pertanto la serata e' stata salva


sono stata a un concerto: non azzecchi di chi?


Lui e' un cantore affettuoso


abbiamo bevuto qualcosa e abbiamo divertito in modo calmo e faceto


Quando ho capito [che aveva vinto un biglietto] mi animo ha ballato e ho comniciato a acclamare moltissimo!


Ma sai che e' succuto?Subito un uomo belava sulla tribuna


Ciao e baccio!