« Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui »

(da "Tom Waits, Blues" di C. Chianura)

29 novembre 2012

Eccola!


Quest'anno si e' fatta attendere e con lei anche la morsa del freddo che di solito ci stringe gia' da ottobre e invece siamo quasi a dicembre e per la prima volta dopo tanto tempo, confesso che stamani, quando ho aperto la finestra e ho visto tutto bianco, ho pensato: che bello! E da oggi ha ufficialmente inizio il countdown per il Natale e mi va bene! Da oggi si aprono le liste dei regalini, i primi acquisti, la visita al mercatino e la danza degli angeli sulla piazza e poi le decorazioni e magari anche l'alberello che quest'anno aihme' non potra' piu' essere il gigantesco cactus ripiegatosi su stesso come un ramoscello. Idee alternative all'abete?

20 novembre 2012

Da ist mir Wurst!

Continuando il filone da poco inaugurato, mi sembra interessante riportare questo modo di dire davvero simpatico (perche' nel tedesco esistono anche cose simpatiche!).
L'espressione "das ist mir Wurst" (o nella variante bavarese wurscht) significa "non me ne frega niente". Quello che io trovo pero' interessante e' paragonarlo col suo diretto cugino italiano, ossia "m'importa un fico secco". Solo cosi' si ha il termine di paragone del tutto concreto tra Wurst, le famose salsiccine tedesche, e i fichi. In altre parole, entrambi i modi di dire si avvalgono nell'espressione di qualcosa che nei rispettivi mondi circostanti, abbondano talmente da potersene anche fregare appunto. A loro le salsicce, a noi i fichi, secchi pero'!

A onor del vero aggiungo che esistono altre espressioni analoghe, altrettanto interessanti nella traduzione:
  • infischiarsene = auf jmdn/etw pfeifen (fischiare appunto) che suona tipo "Marameo!"accompagnato dal gesto che tutti conosciamo.
  • (volgare) me ne sbatto/m'importa un cazzo = das ist mir scheissegal (+ o - per me e' tutta la stessa merda). A voi riflettere sulla differenza in questo caso :)



13 novembre 2012

so lieb!

Da alcune settimane non incontravo la mia vicina, quella del piano di sopra che tutto vede e tutto sa,  ultimamente molto discretamente, cosi' tanto discretamente da farmi un po' preoccupare. Frau H. e' infatti vedova, da moltissimi anni e suo figlio vive con la famiglia in un'altra citta'; in pratica lei e' sola e ha piu' di ottanta anni. Lo scorso inverno ha avuto qualche serio problema di salute e si e' rivolta un paio di volte a noi che l'abbiamo aiutata volentieri. Non ci vuol molto a capire che non deve essere certo il massimo abitare da sola a quell'eta' e se posso mi fa piacere farle sentire che non e' proprio completamente sola. Il fatto e' che siamo tutti cosi' presi dalla vita, che capita di dimenticarsi degli altri, di non fare caso se la tal persona l'abbiamo vista oppure no e cosi', qui (e non solo qui) capita anche che qualcuno se ne va e tu vieni a saperlo qualche settimana dopo, chiedendo per caso alla moglie del neodefunto come sta il marito! "E' morto" non e' esattamente quello che ti aspettavi come risposta. Frau H. e' stata molto felice di vedermi e che io mi sia premurata di sapere come stava. All'inizio era cosi' sorpresa da sembrare sospettosa, poi si e' sciolta in un dolce: sie sind so lieb zu mir!* portando le mani sul cuore. E anche io sto meglio ora. E ci vuole cosi' poco...

*Lei e' cosi' affettuosa con me!

09 novembre 2012

CONVIVIALITA'

Piu' tempo passo all'estero piu' mi risulta evidente come una lingua sia molto piu' di un semplice mezzo di comunicazione. La lingua e' il fedele specchio culturale di un paese. Sono molti gli esempi che mi capitano tra le labbra e mi piacerebbe cominciare ad annotarli. Per inaugurare la serie, scelgo una parola italiana: 'convivialita', che non ha un'univoca ed esatta traduzione in tedesco, cosa rara perche' e' il processo contrario ad essere molto piu' frequente. La parola e' bensi' traducibile con una perifrasi come: das gesellige Beisammensein bei Tisch.
Evidentemente la convivialita' e' un valore in Italia da illo tempore ed esprime infatti il piacere della tavola come momento di condivisione sociale e gastronomica insieme che ci ha reso poi riconoscibili nel mondo.
Un'altra possibile traduzione ma comunque limitata e' : der Kaffeeklatsch che in italiano e' traducibile come ritrovo tra donne davanti a una tazza di caffe', un tea time, un pow wow al femminile con un po' di pepe pero', perche' der Klatsch e' il pettegolezzo, la chiacchiera, peraltro parola mantenuta anche in inglese proprio nell'analoga espressione coffee klatsch.