« Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui »

(da "Tom Waits, Blues" di C. Chianura)

16 dicembre 2008

IL PRINCIPE

Questa è una canzone che mi emoziona. Mi riporta a un vissuto autentico e lontano e a una persona che amo moltissimo e ora mi manca. Non l'ascolto quasi mai. Sono una che protegge le cose più preziose, ma siccome è quasi Natale mi è venuta voglia di condividere qualcosa di 'verodavvero'. Ecco così a voi il Principe...

05 dicembre 2008

LA VITA E' IL MIGLIOR MAESTRO?

Da un pò di tempo ho modo di frequentare assiduamente persone che hanno esperienze di vita diversissime dalla mia. Son nati dall'altra parte del mondo, hanno lingua, religione e cultura diverse. Da questa contingenza nascono nella mia mente molte riflessioni o anche semplici osservazioni. Ad esempio mi sono resa conto che il mio carattere, nella parte più istintiva, spontanea, è interpretato nello stesso modo da queste persone così diverse da me. Il mio modo di fare la 'buffona' suscita le stesse reazioni che suscitava nei miei compagni quando frequentavo il liceo. Lo so che può sembrar banale, detto così; eppure per me è una bella sensazione sperimentata su campo. Non perché faccio ridere! Ma è come a dire che gli spazi per avvicinarsi agli altri possono essere colmati a suon di risate. Certo anche gli aspetti meno gioviali della mia personalità emergono e sono letti senza tanti dubbi. La tristezza, la rabbia, la sorpresa e tutto quello che parte dal nostro cervello è il corpo a tradurlo in lunguaggio comprensibile a tutti. E questo l'ho imparato in teatro, chiaramente. Però non mi immaginavo che fossero così tanti i codici comportamentali condivisi. A me, insomma, questa storia piace perché mi fa sentire meno sola. Insomma per finire un post banale in modo banale: siamo davvero tutti uguali.

Però c'è un però. Oggi parlando con questo gruppo così eterogeneo di persone, una ragazza senegalese ha detto a una ragazza turca che il suo nome, nella sua lingua, significa razzo. La conversazione è avvenuta in tedesco e siccome 'razzo' non è una parola tanto conosciuta, una ragazza irachena ha tradotto la parola in inglese. La cosa potrebbe sembrare normale ma dovete sapere che questa ragazza-traduttrice non conosce la lingua inglese. Nella mia esperienza di vita non ho mai avuto motivo di conoscere la traduzione inglese di 'razzo'. Lei sì.

Che per i curiosi poco avvezzi con l'inglese è 'rocket'.