« Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui »

(da "Tom Waits, Blues" di C. Chianura)

19 dicembre 2011

partida...

Partida

Nha cretcheu. djâm s' tá ta parti
Oi partida sô bô podia sépara-no
Nha cretcheu Ievantá pàm bem braçabo
Levantá pa'm bem beja-bo
Pàm caricia-bo ess bô face

S'el ta sirvi pa levá'l
Màl ta sirvi pa transporta'l
Caminho longe. séparação
Ess sofrimento nh'amor qa bô
Oi partida bô leva'l
Bô ta tornà trazé'l

Oi madrugada imagem di nh'alma
Manha cretcheu entrega-me sês lágrimas
Pâm ca sofrê nem tchorà
Ess sofrimento ca é sô pa mim
Oi partida bô é um dor profundo

Departure

Love of mine, I will leave
Oh departure ! Only you* could share us apart
Stand up, my love, for me to embrace you
Stand up for me to kiss you
For me to caress this beautiful face

The depature will accompany you
It serves to lead you,
by the path, far away from separation
This suffering is for the love** I have for you
Oh parting, take him with you*
But you* have to bring him back again

The early morning is the portrait of my soul
But my love offers me his tears
For me not to suffer, not either to cry
This suffering is not for me only
Oh departure, you are the deep pain


14 dicembre 2011

Weihnachtsfest

E' cominciato il countdown. Fra poco le lezioni finiscono e io mi prendo una bella vacanza in Italia fino alla Befana. Questa settimana e' cominciato anche il tour de force delle Weihnachtsfeier, ossia le feste di Natale che per me significa due o tre festicciole al giorno, in pratica per ogni corso che tengo. Klingt schoen? Si, sembrerebbe bello, in realta' stamani mi sono svegliata con un mal di testa orribile causa Gluehwein e credo io, anche per un eccesso di zuccheri nel sangue che secondo me tra un po' mi si cristalizza, o meglio, mi si caramellizza! Ma come si fa a rifiutarsi di mangiare i biscottini che ti preparano con tanta premura (mi han fatto persino i cantuccini! Che coraggio!) o di bere il vin caldo che loro stessi aromatizzano ognuno nel proprio stile? Non posso. Non voglio. Ma subisco perche' i loro biscottini sono piu' dolci della meringa e il vin caldo mi spezza in due dopo due sorsi. Che non si farebbe per non deludere una manifestazione d'amore? Quest'anno un gruppo ha preparato un bigliettino per me con un angioletto che pero' ha la mia testolina! Che dite? Sto sfiorando la santita'?

07 dicembre 2011

Tira aria di Natale

Finalmente la neve!
Non sono proprio convinta di quel che dico, ma devo ammettere che essere arrivati a dicembre senza aver mai visto la neve, faceva davvero strano. Questo e' il mio quarto inverno qui e non era mai successo di aspettarla cosi a lungo, anzi e' sempre arrivata come un ospite maleducato, in largo anticipo.
Primo requisito fondamentale del Natale: CELO.
Ma cosa fa Natale oltre alla neve?
Beh, qui senza dubbio il Christkindlmarkt ossia il mercatino di Natale tradizionale che a differenza dei nostri (almeno quelli che visto io in Toscana), sono molto curati nell'allestimento. Tutti gli stand infatti sono uguali, di legno, come tante casine del presepe e poi ce ne sono alcune piu' grandi per chi vende da mangiare (Wuerste und Kraut) o per chi vende da bere (Gluehwein). Ma le specialita' sono tante e hanno bisogno di un post ad hoc.
Altra componente natalizia sono certamente gli addobbi e le luci ovunque; nei negozi, per strada, a casa. Da qualche anno noi facciamo una variante dell'albero di Natale, visto che ci siamo trovati ad avere in casa un cactussone di due metri. Un po' doloroso agghindarlo ma poi e' bellino!
Per me Natale e' anche il biglietto per tornare in Italia perche' in 5 anni all'estero non ne ho mai mancato uno e quindi tra due settimane si vola a casa.
Ma quest'anno mi pare che l'aria di Natale si sia annidata anche nelle mie classi. Tutti carini, tutti entusiasti, tutti pieni di parole gentili...Non ho mai ricevuto tanti complimenti per come parlo il tedesco come in questa ultima settimana. Mi verrebbero tante domande, mi nascerebbero persino dei sospetti ma non lo permetto. Mai come quest'anno ho bisogno dell'aria di Natale che mi coccoli e mi illuda ancora una volta di quanto tutto sia bello.
Percui benvengano. Benvenuto sia lo spirito del Natale!

24 novembre 2011

Mai provata 'na Raclette?

-Allora Meike, che cosa hai fatto di bello questo fine settimana?
-Sono andata a casa di amici e abbiamo mangiato la Raclette.
-La cosa?

E da qua si apre la scena. Tutti che cercano con sforzo multilinguistico di spiegarmi cosa sia questa Raclette, senza arrivare a un risultato intellegibile dalla mia faccia. Me ne vado a casa con un punto interrogativo sulla schiena che si sbriciola strada facendo a colpi di san pietrini sotto le ruote della mia spiderbike e arrivata a casa..... ...Non ci penso piu'.
Ieri a lezione pero' ho trovato sulla cattedra il depliant di un supermercato che in prima pagina pubblicizzava proprio lei, la Raclette!
Ma tu guarda un po' in che mondo bizzarro viviamo!
Un'altra diavoleria intasacucine!

Curiosi? O voi gia' l'avete incontrata?
Ma sapete anche che si chiama cosi' per estenzione semantica?

Insomma la Raclette e' un formaggio e piu' precisamente:

Specialità svizzera; è una semplice fonduta, ottenuta esponendo una mezza forma di formaggio grasso e saporito, tenuta in posizione semiverticale, a una fonte di calore (tradizionalmente la fiamma del camino) e asportandone a mano a mano con un apposito coltello a punta quadra e rigida, simile a un raschietto, la parte che si fonde. Si consuma con patate e sottaceti (cetrioli e cipolline).

Pero', di fatto e' anche l'attrezzo che usano i giovani d'oggi per mangiare quel formaggio ma non solo, ossia:


Spero di non avervi dato nessuno spunto per i regali di Natale!!!

04 novembre 2011

Keine Chance verspielen

Ossia 'un se perdemo un colpo'!

Ieri in classe

Corso di italiano per principianti per tedesconfoni.
Situazione 'Al ristorante'.
Compito: scrivi un breve dialogo per prenotare un tavolo al ristorante.

Lavora con fantasia!

Dieci minuti e voila':

- Ristorante 'Per Bacco'. Buongiorno!
- Buongiorno. Vorrei prenotare un tavolo per sabato 5 novembre. E' possibile?
- Per quando, scusi?
- Per sabato, se c'e' posto.
- Va bene...Per quante persone?
- Per dieci.
- Benissimo. A che nome?
- Berlusconi.
- Scusi, ma veramente non c'e' posto per Lei. Arrivederci.

Secondo me non c'e' mai stata persona presa piu' per il culo di lui.
Aus gutem Grund, klar!

31 ottobre 2011

16 anni my soulmate


Tu sei la gioia, la fonte di vita che ogni mattino
bagna di luce il mio viso.

11 ottobre 2011

Libera Subordinata Precaria

Qui in Germania, o almeno qui in Baviera tutto e' pensato con laaargo anticipo. Francamente a me la cosa scoccia un po' e spesso mi mette anche a disagio, se non nei problemi.

Ad esempio la scorsa settimana sono stata invitata a un compleanno che sara' tra due mesi! Che fare? Cosa rispondere? Che ne so io? Dire di no con una scusa? Dire di si' per partito preso e poi si vedra'? Ma si...qualcosa si deve dire e quindi ho imparato a mentire:

Certo! Ma come no! Non ci son problemi!

Ieri poi, come da copione, mi si e' richiesta la disponibilita' a insegnare anche per il prossimo semestre che iniziera' a marzo. Ora, chiaramente io capisco che il lavoro che ci sta dietro sia tanto per chi lavora nelle segreterie, ma volete immaginare, per favore, quante cose possono succedere in cinque o sei mesi? Pochi giorni fa ci pensavo su cercandone le ragioni e come sempre, ho trovato una plausibile spiegazione nel tempo. Qui tutto si basa sulla previsione del tempo che essendo in larga parte dell'anno inclemente, deve essere arginato da un gioco in anticipo. Se so che tra una settimana ci sara' un giorno di sole, devo organizzare quel giorno in tutto e per tutto. E per tutti funziona cosi'. In Italia, invece, e nei paesi caldi probabilmente, si lascia piu' spazio all'improvvisazione:

Facciamo un giro in montagna/al mare oggi? Si/No, lo facciamo domani.
Che' tanto, il sole, c'e' anche domani!

Aldila' delle opinabili meteospiegazioni, a me rimane questo senso di disagio. Forse per me e' piu' forte perche' vivo alla giornata da sempre, con scadenze e traguardi certo, ma senza aver mai deciso niente 'per sempre' (ad eccezione di quel 'per sempre' che tutti rifuggono!).

Come precaria di testa e di fatto, pretendo la mia liberta'. O almeno la gradirei, ma niente. Sono autonoma e precaria mi dico, mi chiedo, anzi! Ma che? Subordinata sono, precaria si, ma subordinata. Una subordinata travestita (per sua miserrima accettazione) da autonoma, ecco cosa sono.

PS- avete visto la puntata di Presadiretta di domenica 2 ottobre? Non ci siamo...A breve un post.

28 settembre 2011

Esserlo punto e basta.

Felici per gli altri. Essere felici perche' qualcuno che conosci, a cui magari vuoi bene, ha realizzato qualcosa. Piccolo, grande, importante o modesto, non credo abbia importanza. Incoraggiare, premiare, elogiare e quindi aiutare.
Le difficolta' sono tante e se ci provo, io, a trovare una strada e magari poi succede anche che quella strada porta da qualche parte, anche se per te e' un posto di merda ma sai che io ne son contenta, perche' quel posto la', io me lo sono sudato, cacchio che ti ci vuole a dire 'brava'.

Ogni piccolo traguardo deve essere una gioia. Ma se nessuno gioisce con te, e' piu' triste. E' piu' difficile. Perche' significa che gli altri non riconoscono il tuo, come un traguardo raggiunto; lo sottovalutano, lo sminuiscono e facendolo, ti spezzettano e ti mettono in una busta pronta all'uso per Carnevale. Oppure ti ignorano. Fanno finta che tu non esista. 'Na striscia de nylon

Butto giu' te per tenere in alto me.

A tutti gli stronzi ipocriti e meschini che ho incontrato nella vita un gorgheggian-gottural MAVAFFANCULO.

Felici per gli altri. Punto e basta. Tanto difficile?

26 settembre 2011

dell'inutile

Ma a cosa servono gli agenti immobiliari, eh? Servono quanto l'appendice, ecco.

19 settembre 2011

Inesorabilmente Virtuale

Ieri la mia nipotina adorata di 21 mesi mi chiedeva via skype di prenderla in collo.
E buttava le braccia verso di me.
M'inchino a fare il gesto e a nascondere la commozione. Faccio le smorfie.
M'inchino e M'incrino.

Ecco.

Questo è quello che si dice il rovescio. Il rovescio, la parte che non si dovrebbe vedere, il lato nascosto di una medaglia, un copioso temporale a ciel sereno.
(Che poi, il mio cielo, già, sereno non è.)

Sicuramente adesso, lei ha chiara la differenza tra reale e virtuale.

14 settembre 2011

ESERCIZIO

Cinque settimane in Italia mi hanno fatto respirare l'estate come la conosco io, che non e' cosa banale amici miei, perche' e' ricollegarsi a tutto un mondo.
Le impressioni piu' forti riguardano proprio gli odori, i rumori e i sapori. Come puo' essere estate senza il cicalio pomeridiano? O senza l'odore e il sapore del salmastro? Per non parlare della frescura di una pineta o di una granita.

Non soffrire per quello che finisce ma gioire dei ricordi.
Ci provo.

La luce abbagliante della terra arsa e frastornata dalle cicale, e tu ipnotizzato all'ombra fresca di un pino, guardi il panorama.
Poi colline, panino fresco col prosciutto e un bicchier di vino, chiacchere spontanee alla casa del popolo, sazia. Ferragosto.
Urla semiserie di Vi alla vista delle pale eoliche, della luna e di me. Io, il vasino e Giu.
Le acrobazie acquatiche sempre piu' goffe in un pomeriggio di libera uscita. Le lacrime amiche sotto le acacie che riavvicinano.
Tonfo, un trapano alla porta? Immobile, ascolto la notte.
Tango, tango, tango. Fiume, bivio.
Fiume di parole nella calura milanese, nell'ansa dell'Arno e a meta' Serra. E sentirsi meglio di quando avevi sedici anni.
Pesci, milioni di pesci. Spaccataura della terra, nel mare. Profondo blu.
Strambi. Tango strambo.
Sorpresa, abbraccio che sorregge e protegge e ama. Partenza e cuor leggero. Relax, salus per aquam. Abbuffata e risate da scuola media sul letto appena sveglie.
Colline e lago, insieme. Perfetti.
Tango all'ultimo respiro, finche' il gallo canta.
Pancotto, fagioli e salsicce.
Tutto l'amore negli occhi.

20 luglio 2011

Multistrato

Il semestre sta per finire e così cominciano i saluti, le buone vacanze e alle volte anche qualche regalo. Gli studenti all'università ovviamente no. Un regalo al prof? Non ci sta...nemmeno in Italia. Ma l'altra scuola dove insegno, invece, è fatta di tante persone, diverse l'una dall'altra e talune, alla fine del semestre, hanno voglia di dimostrare la loro riconoscenza, gratitudine...con un piccolo gesto: chi mi porta una bottoglia di vino o un girasole gigante, chi mi scrive un biglietto, chi mette un tot e mi regala un Gutschein (un buono di acquisto), chi mi porta dei boscotti (rigorosamente italiani come ringo, canestrini, pandistelle!), chi mi paga una birra etc. Ma tutti, tutti hanno qualcosa in comune. Nascondono questo gesto. Ieri, caso limite, una gentile signora che frequenta uno dei miei corsi, mi ha fermato sulle scale e con poche parole mi ha messo in mano una busta sigillata. L'ho ringraziata e poi arrivata a casa l'ho aperta. C'era un'altra busta con dentro un biglietto contenuto in un'altra busta. Sul biglietto stava scritto 'Danke' e dentro una lettera per me in cui mi ringraziava e mi augurava delle splendide vacanze in modo molto dolce e inusuale. A fianco della scritta un regalo: una penna di legno con inciso 'Grazie Elisen'. E attaccata dientro al biglietto una cartolina della sua città natale. Un regalo bellissimo, un pezzo di cuore che mi ha ripagato dei tanti sforzi che faccio correndo di qua e di là tutto l'anno.

E' stata una sorpresa. Ma perché? Semplice. Perché qui, quando ti sporgi per dare un bacio sulla guancia, la maggior parte delle volte si contraggono. Ti baciano, o meglio si lasciano toccare ma si capisce che li poni davanti a qualcosa di imbarazzante. Perché qui, se li tocchi mentre parli, fissano il braccio. Perché qui, se usi un tono concitato per esprimere un sentimento, guardano per terra. Perché qui, se ridi forte o se piangi, dicono che hai uno strano modo di vivere i tuoi sentimenti. Perché qui una come me, cresciuta in Italia, tra la strada e il teatro, una che non c'è bisogno di indovinarlo quello che pensa, una insomma trasparente, è come un ALIENO.

Perché qui la gente , il cuore, lo tiene in tasca e ci pensa mille volte prima di fartene ascoltare un battito.

Ma il cuore batte e anche se di nascosto, li perfora tutti quegli strati di apparente imperturbabilità e arriva, almeno qualche volta, a destinazione.
Gott sei Dank!

15 luglio 2011

Per me

Per rinfrescarmi la memoria.



Alle volte dimentico chi sono.
Uno squarcio di buio nella mente.
Un segmento di vuoto che avanza.
Poi la sospensione al confine e
improvviso il risucchio alla realtà.
Il corpo stillante reclama attenzione.
I perimetri delle cose sono ora chiari
ma il sentiero è tracciato nella memoria
e tornerà.


06 luglio 2011

Control needs

In effetti sul subito, può apparire un controsenso, strano, ma se uno si ferma a riflettere un attimo di più, capisce che ha una sua logica perfetta.
Di cosa sto parlando? Parlo di controllo e di come si eserciti il controllo in un paese.

La riflessione mi è nata da una delle lezioni di ieri. Parlavamo di scontrini e ricevute e da una studentessa è venuta fuori la domanda: ma se in Italia ci trovano senza scontrino, ci fanno la multa? Alla mia risposta affermativa si sono sorpresi (alcuni) perché effettivamente in Germania non esiste.

E non esiste perché non ce n'è bisogno!


Io sfido chiunque di voi a non essere almeno una volta sottostato a questa pseudoregolafaidate all'italiana che recita:

se pago un po' meno, va bene anche senza fattura
.

Io confesso, mi è capitato. Non l'ho proposto io ma quando mi è stato proposto ho detto va bene. Mi è successo almeno due volte: una volta col dentista, perfino amico di famiglia; una volta con l'oculista, di recente. La seconda volta devo dire che rispetto alla prima, ero preparata, maturata e con le idee chiare in testa a riguardo, eppure non ho saputo dire no, grazie. Quando sul piatto c'erano 100 o 150 euro non saputo resistere alla tentazione di un così forte risparmio e ho ceduto.
Ora, non credo che spettasse veramente a me, così come a qualsiasi altro 'consumatore o paziente', decidere quanto pagare. Penso piuttosto che un professionista non dovrebbe proprio permettersi di proporre simile scelta al cliente. E' vergognoso, cercare e quasi certamente trovare la complicità del normale cittadino a evadere così spudoratamente le tasse!
E non ditemi che sono moralista, perché non ci vedo niente di morale nel pagare le tasse. E' semplicemente da irresponsabili non pagarle e purtroppo questa malattia è diventata genetica in italia.
Come si fa a guarire? Non sarebbe bello anche per noi italiani, non avere bisogno dei cani da guardia e dimostrare invece tutto il nostro senso civico?

28 giugno 2011

eh sì!

Finalmente un po' di sole. Tutti pronti per una giornata di tango e picnic. L'idea più bella dell'anno!Ma cosa portare?Perché qui funziona che ognuno porta qualcosa, lo sistema sul tavolo comune e poi se ne gioisce tutti insieme. Mi pare che la scelta sia d'obbligo, solo finger-food italianissimo: salumi, formaggi, pistacchi, fragole etc. Tutti hanno preparato o portato qualcosa: salse varie, chicken wings alla paprica, insalate ma nemmeno un würstel! Wiener, Frankfurter, Brat, Weiss...niente. Però a sorpresa, sul tavolo dei dolci, c'era un gran bel Panettone :)

E mi sovvien quando a casa dei miei spunta un pezzo di uovo di cioccolata in piena estate o addirittura in autunno!
O anche di quello zampone che chissà quanti giri si è fatto e nessuno se l'è ancora filato!
Vedi...Basta aspettare che poi l'occasione giusta per liberarsi di qualcosa arriva!

22 giugno 2011

MANTRA

Mi piace l'estate in Germania
Mi piace l'estate in Germania
Mi piace l'estate in Germania
Mi piace l'estate in Germania
Mi piace l'estate in Germania
Mi piace l'estate in Germania
Mi piace l'estate in Germania
Mi piace l'estate in Germania
................................................

Mi piace perche'....Mi piace perche'....Mi piace perche'....
Dunque...Beh...Prima di tutto...Fammi pensare...Ci sono quasi eh! Mi piace perche'.....
.............................................................................................................................................
(lunga pausa)

Ci sono!
1. Non sudo mai!
2. Non ci sono le zanzare!
3. Sfrutto quel giacchettino da mezza stagione che in Italia non riuscivo mai a mettere!

Sto meglio.
Bene!
Insomma.
A casa starei meglio.
Pazienza.
Ma prima o poi torno...

Forse.

16 giugno 2011

The wind of change

Ero in seconda media quando questa canzone degli Scorpions impazzava e da alternativa in erba mi ricordo che la schifavo. Oggi non ho cambiato idea ma mi piace ricordarla insieme al discorso, omonimo, che fece il primo ministro britannico negli anni '60 a Cape Town e diede il la' all'indipendenza del Sudafrica. Mi pare di buon auspicio.
Mi sono fatta 1600km per votare ma il brivido di goduria pura che ho provato fregando quei 4 SI (specialmente l'ultimo) mi ha ripagato della fatica e il risultato, ragazzi, non nascondo che mi esalta. Mi pare che sia cambiato il vento e che ci sia davvero spazio per un nuovo risorgimento, un'Estate Italiana! Un'Onda Europea, persino, che dimostri quanto le persone, la mia generazione e la nuova generazione siano davvero mille anni luce piu' avanti rispetto a questa classe dirigente e che ci manchi poco cosi' per realizzare un futuro migliore per tutti! Basta ripartire da cosa ci accomuna, sogni e bisogni. Un mondo piu' bello e' possibile, basta fare ognuno qualcosa nella direzione giusta.

E mentre tutti sull'autobus, in gita scolastica verso l'amena localita' di montagna, l'Abetone, cantavano con gli Scorpions, io ascoltavo con il mio inseparabile walkman questa canzone:

30 maggio 2011

Denkzettel für Berlusconi(=punizione per B.)

E' ufficiale ovunque. Berlusconi e' stato punito. Cosi titola anche il Sueddeutsche (=punizione per B.), uno dei maggiori quotidiani tedeschi. Si, Milano ha colpito ancora e questa volta senza statuette e senza spargimento di sangue. Evidentemente per quanto le speranze fossero allo stremo, anche per gli italiani c'e' un troppo che stroppia e il quasi ex presidente del consiglio lo ha abbondantemente superato.
Nel frattempo qui scoppia la psicosi legata ai cetrioli ma non cosi tanto da impedire alla commessa di Ihle (catena di panifici) di mettermi nel panino vegetariano che avevo richiesto due belle fettone con tanto di buccia (ovviamente) di cetriolo di chiaro aspetto spagnoleggiante :) L'ho tolto non appena me ne sono accorta ma...Saro' gia' ospite ignara del temibile Escherichia coli?
Nel frattempo qui si decide anche il definito no al nucleare. Che serva di ispirazione per gli ultimi indecisi che voteranno al Referendum!
E vediamo di toglierci dalle balle finalmente 'sti batteri malefici!
ITALIA LIBERA!!!

23 maggio 2011

NZT

Impossibile non desiderarla.
Questa magica pilloletta trasparente può potenziare le tue capacità a 360° permettendoti un uso del tuo cervello al 100%. Poter imparare qualsiasi cosa solo leggendo o osservando. Suonare il piano assistendo a un concerto o il giapponese ascoltando una conversazione in metropolitana. Capire tutto e prima; immagazzinare tutte le informazioni che vuoi con estrema facilità mantendosi sempre lucidi, a fuoco, perfettamente concentrati e centrati sula propria vita. Un sogno.

E infatti questa pilloletta non esiste ma è un'ottima trovata pubblicitaria per sponsorizzare il film "Limitless", appunto. Un film che non incoraggia all'uso della droga, mostra infatti tutta la devastazione che ne può derivare ma che pone l'attenzione su un tema a mio avviso, molto attuale e destinato a crescere, ossia: fin quando e quanto è giusto intervenire su quella che è la normale natura umana? Se ci pensate qualsiasi farmaco è gia una droga (non a caso in inglese la parola è la stessa!) eppure nessuno di noi, in caso di bisogno, vorrebbe mai trovarsi senza un antidolorifico a disposizione. Non siamo più abituati a sopportare il dolore e probabilmente ci viene anche sempre più difficile sopportare la lentezza, fisica e psicologica, da cui siamo appesantiti invecchiando; ci viene richiesta efficienza, sveltezza, preparazione sempre e in ogni campo del nostro vivere. Dovremmo essere sempre al massimo in ogni cosa in cui ci cimentiamo perché questa è la società dello spettacolo, la società del'apparire e del dimostrare ciò che siamo, ossia, possibilmente, belli e bravi. La perfezione però appartiene solo agli dèi e le briciole non bastano a sfamarci. O almeno non soddisfano una come me, tendenzialmente perfezionista, che negli ultimi anni si è trovata a dover imparare così tante cose nuove da avere la nausea, tra cui due lingue, di cui una, il tedesco, da zero. Non posso non pensare a quanto sarebbe tutto più semplice se una volta letta un'informazione, un vocabolo o un intero libro, quella rimanesse nella mia memoria per sempre. Pensate a quante cose si dimenticano nel corso della vita. Quanti bellissimi libri letti e che ora sono un vago ricordo.
Per l'esame scritto di storia dell'arte moderna, dovetti imparare i 36 volumi dei Classici Rizzoli a memoria. Per ogni tavola, dovevo conoscere, autore, data, titolo e il museo in cui quell'opera veniva custodito. Ogni volume aveva qualcosa come 40 tavole. Lascio a voi il conto di quanti dati dovetti immagazzinare. Senza contare la lettura stessa dell'opera e la vita di ogni pittore. E questo solo per lo scritto. Penso a quanto mi piacerebbe non aver dimenticato praticamente tutto.
Questo è ovviamento solo un esempio.
Insomma, se esistesse, credo che un pensierino ce lo farei. Soprattutto oggi, in un momento in cui cultura e sapere si identificano sempre più in una ricerca su internet piuttosto che in una reale conoscenza di qualcosa. Clicco ergo so. Che tristezza.

E voi? La prendereste?
No?



Sicuri sicuri??

14 maggio 2011

HOME

Che gia' siate un po' sensibili alle questioni ambientali o che non lo siate affatto, questo documentario merita di essere visto.
Home è il titolo. Home, casa, terra, la nostra casa. Il regista e' Yann Arthus-Bertrand, e il produttore Luc Besson. Uscito il 5 giugno 2009 nelle sale di 50 nazioni diverse, in occasione della giornata mondiale per l'ambiente. Le immagini aeree che lasciano senza respiro per la bellezza sono il risultato di oltre diciotto mesi di lavoro.

Il regista, un cameraman, un ingegnere di macchina e un pilota hanno volato su di un piccolo elicottero attraverso varie regioni in oltre cinquanta paesi. Le riprese sono state effettuate in alta definizione "Cineflex" con le telecamere sospese ad un giroscopio stabilizzato da una sfera fissata su una rotaie posta sulla dell'elicottero stesso. Queste telecamere, originariamente preggettate per scopi bellici, sono automaticamente in grado di ridurre le vibrazioni contribuendo in questo modo a catturare immagini molto stabili e pulite tanto da far sembrare che le riprese siano state effettuate con metodi tradizionali quali le gru o i carrelli. Dopo praticamente ogni volo, le registrazioni venivano immediatamente controllate assicurandosi in questo modo che fossero di altissima qualità.[1] Quando tutte le riprese sono state completate, Besson e il suo staff hanno impiegato oltre 488 ore per editarlo e montarlo.[2] (da Wikipedia)

QUI IL LINK (embedding disabled by request)

05 maggio 2011

Il muro di (in)Differenza

Mi era gia' capitato quando abitavo a Dallas. Incomunicabilita' malgrado uno sforzo enorme, magari anche da ambo le parti, di confrontarsi e chiarire una situazione di attrito. Senza nemmeno accorgertene urti la sensibilita' di qualcuno che tace. Tace ma cambia e tu ti chiedi perche'. Poi decidi di chiedere spiegazioni e cosi' scopri un buco nero di non-detto che ti lascia ammutolito. Ci rifletti, ti dichiari dispiaciuto e ti proponi disponibile per un confronto. Ore ed ore senza arrivare ad alcunche'. Perche' invece, non parlarne subito, direttamente, senza lasciare che questo magma di incomprensioni cresca a dismisura andando a saturare ogni possibilita' di risoluzione? Perche' affidare tutto alla maldicenza tradendo in primis il rapporto di fiducia che ti lega a qualcuno, pur di non affrontarlo direttamente? Perche aspettare che la persona insospettita dal cambiamento di atteggiamento (spesso mascherato da ipocrisia) reclami una spiegazione? O perche' piu' semplicemente, come e' accaduto qui in Germania, lasciarsi beccare in un flagrante di bieco pettegolezzo basato solo su supposizioni e pregiudizi? Sono delusa. Delusa dalla mia ingenuita' che non potra' mai arginare la negativita' di chi per sopravvivere deve tirare giu' gli altri; delusa da chi, per mantenere il proprio pezzo di potere calpesta la tua reputazione senza nemmeno prendersi la briga di capire; delusa dall'inefficacia della sincerita'; delusa e impotente di fronte a un muro di differenza: culturale, caratteriale o piu' semplicemente d'animo.

11 aprile 2011

06 aprile 2011

SCELTE

La vita e' fatta di scelte e credo di non esagerare se dico che si tratta della materia piu' spinosa da affrontare nel percorso di crescita che percorriamo, con piu' o meno impegno. Le scelte riguardano tutti, anche chi decide di rimanerne al di fuori, anche chi decide di subire quelle degli altri, anche chi lascia che succeda quel che deve succedere, perche' alla fine anche quelle sono scelte. Non se ne esce e per questo ogni volta che mi trovo di fronte a una scelta difficile (e ultimamente mi ci sto trovando spesso), cerco di pensarmi come un gigante seduto davanti al mare che riflette e che sa che qualsiasi decisione e' davvero possibile e che non deve piegarsi a quella piu' logica, o a quella piu' semplice o soprattutto a fare quello che gli altri si aspettano che lui faccia. Cerco di andare oltre le prigioni mentali che siamo cosi' bravi a costruirci intorno, convinti che siano una buona difesa dalla vastita' delle possibilita' ma non e' cosi'. L'orticello non fa per me e io credo per nessuno. L'orizzonte e lo sguardo che si perde all'infinito: e' quello che bramiamo nel profondo, proprio in quanto umani e quindi finiti. Trovarsi di fronte alla Bellezza del Mondo, alla sua varieta', alla sua ampiezza e alla sua inarrivabile potenza, riempie di gioia struggente, e io, piccola piccola la' in mezzo mi sono molte volte commossa, certa di appartenergli.

Con questa inspiegabile emozione sono tornata dal viaggio in Africa, ma anche da altre parti della terra negli anni passati ed e' da qui che riparto, sempre, nei momenti di crisi, di snervo, di sclero. E' il mio mare calmo della sera. Ed e' anche il campo aperto della battaglia quando devo fare una scelta. Io la scelta in questione l'ho fatta, gia' da un paio di settimane ma come sempre mi sono accorta ora che forse, ho scelto per l'ennesima volta, malgrado tutta la consapevolezza, la strada che mi faceva meno paura.
Di scelte difficili ne ho prese tante e in tutte quelle di snodo decisivo, sento che alla fine io ho lasciato. Ho mollato. Ho permesso che altri prendessero quello che doveva essere il Mio posto: nel lavoro, nell'arte, nelle amicizie e nelle relazioni. Come se per me, scappare, scivolare via come l'acqua, lasciare che altri intraprendano quella strada fino in fondo, cambiare direzione, cercare altro, cambiare ruolo e spettacolo, fosse alla fine l'istinto ultimo. La mia natura.

Si', puo' darsi che sia cosi': che lotto, fronteggio, strepito ma che al momento clou che stringe e lega, responsabilizza, che determina, suggella e immobilizza, io scappo. Sento di essere un'attrice della mia vita, come non lo sentivo quando facevo teatro per davvero. Mi va bene fare tutto quel che devo, mi adatto, quel che mi piace, mi diverto, quel che ci si aspetta, mi plasmo e interpreto a pieno ma finita la scena, dietro le quinte mi spavento, mi affloscio come un burattino e mi perdo nel dedalo dei pensieri fino allo smarrimento.

Ed io non voglio piu' essere io

01 aprile 2011

I Fumetti di Eli

I said Ha!Ha!

Un milione e mezzo, forse due, per Due Palle, ops Due Palme che e' accanto all'aereoporto!

31 marzo 2011

NAUSEA 10000

Ormai ho perso il conto delle volte che una mossa di colui che ricopre la carica di Presidente del Consiglio in Italia mi ha dato la nausea ma il discorso di ieri a Lampedusa mi sento di doverlo citare come una delle spine di punta di un rovo che nessuno riesce piu' a districare. Questa guerra alla Libia non poteva essere piu' utile alla propaganda congiunta dei due astri marci dentro, Lega e Pdl. Tutto e' filato liscio: scoppia una guerra in cui non ci facciamo tanto vedere cosi' poi, punto primo, sara' magari proprio l'Italia, negli stracci del suo Presidente, a mediare col dittatore sanguinario ma pur sempre grande amico. Nel frattempo abbiamo il secondo effetto positivo, ossia l'orda di 'clandestini' che fara' traboccare Lampedusa perche' noi mica attuiamo da subito un piano di ridistribuzione di questa povera gente. Nooo! E senno' poi non si incazza nessuno e sembra che l'Italia possa gestire la situazione. E invece no, chiediamo l'aiuto dell'Europa cattiva che ci ha lasciati soli e mandiamo qualche barchetta per far vedere che ci diamo da fare (e qualcuno lo riportiamo proprio a casa, perche' nel mucchio, tanto la gente perde il conto!) Questa gente, e' chiaro il concetto, deve andare fuori dalle balle! Come ripete il fantocetto che fa da spauracchio nel Governo, quindi l'isola deve far schifo, si deve far vedere la condizione inumana in cui sono ammassati, sentire l'odore del piscio e provare ribrezzo e vergogna e piu' ne proviamo, meglio risultera' poi la parte del salvatore. Che il salvatore infatti e' arrivato. Ha aspettato quanto era necessario e poi da specializzato in 'emergenze' qual e', e' volato sull'isola. D'altronde lo dice lui "ho il vezzo di risolvere i problemi!". E in un solo discorso si concentra il succo della propaganda: scendo dal cielo per salvarvi e stare in mezzo a voi e per dimostrarlo entro 48-60 ore tutto sara' solo un ricordo amaro ma necessario affinche' sappiate dove mettere in futuro la crocetta. E se non bastasse a farvi capire quanto vi amo, vi confesso timidamente, che e' talmente grande il desiderio di essere con voi, che mi sono anche accattato una bella casuccia sull'isola, sulla costa dei Francesi, si chiama Due Palle, ops Due Palme.

28 marzo 2011

EINE DEMOKRATIE IST SO STARK WIE IHRE MEDIEN

Questo paese ci piace sempre di più! I Verdi ieri hanno vinto e poi guardate chi ha usato la TV pubblica come sponsor per il pagamento del canone!

Articolo del Corriere

27 marzo 2011

ATOMFRAFT, NEIN DANKE


Sono molta curiosa, come gran parte dei tedeschi del resto e non solo, di vedere cosa succedera' con questa Landeswahl nel Baden-Wuerttemberg. Ce la faranno i verdi a sfondare il muro del partito conservatore (CDU,CSU)? O sara' bastata la sortita furba della Merkel sul nucleare post Fukushima, a disperdere ogni soffio di cambiamento? I Grünen, ossia i verdi, sono in salita secondo i sondaggi e non poteva esserci momento piu' propizio per le elezioni. Di centrali loro ne hanno 5, di cui una a soli 50 km da casa mia, la qual cosa non fa piacere. In effetti sono proprio circondata :(
Sarebbe veramente un bel segno di cambiamento se vincesse dopo decenni di conservatorismo, una nuova forza politica. Magari potrebbero poi contagiare anche gli stati vicini! Che noi in Baviera di centrali ce ne abbiamo sei! E perche' no, dare inizio a un'onda, un contro-tsunnami che spegnera' tutti i reattori d'Europa e risciacquera' le idee degli italiani in vista del referendum del 12-13 giugno!

22 marzo 2011

BATTUTE

Facendo questo lavoro, vale a dire insegnando l'italiano ai tedeschi, mi sono trovata a dover fronteggiare molte battute, o meglio battutine non molto simpatiche sugli italiani. Sebbene infatti gli studenti adorino l'Italia, non mancano talvolta di fare dell'ironia sui vari stereotipi riguardanti l'Italia. Ovviamente questo succede a chiunque viva come me all'estero. Basti pensare a quante volte siamo stati beffeggiati a causa del primo ministro che ci ritroviamo. La differenza e' che in qualita' di insegnante, non ho un gran margine di risposta: in altre parole devo grossomodo ingoiarle.
Inauguro la serie delle battutine in classe, che ho deciso di cominciare ad annotare, con questa:
Alla fine dell'ascolto di un dialogo registrato:

Lavorassero gli Italiani cosi' velocemente come parlano!

Alle volte faccio finta di niente, quasi mai. Oggi ho aperto una piccola parentesi sulla differenza enorme, invece, che c'e' tra i baristi italiani e quelli tedeschi. Avete mai provato ad osservare attentamente un barista italiano la mattina mentre prepara cappuccini in tutte le varieta' che solo gli italiani possono richiedere? Sembrano giocolieri! Tutta la mia ammirazione.

15 marzo 2011

7 werktage 7

E quando dico 7 sono 7. PUNTO.

Volevo scrivere sull'Africa, sul mal d'Africa e sulla mia Africa ma questo episodio appena accaduto mi ha fatto evaporare ogni intento poetico. Lo recupererò ma ora ho bisogno di dire che qui, in Germania, le cose sono così efficienti che nel bene e nel male, prima o poi, la pagherai cara questa efficienza.

Nello specifico a me oggi è costata sui 65euro che è quanto ho pagato per ricevere un pacco dall'Argentina che poi è arrivato in ritardo, quando io già stavo in Africa e che dopo 7 giorni 7 è stato diligentemente e puntualmente rimandato indietro al mittente in Argentina. Capito? In Argentina, non a Francoforte ma dall'altra parte del mondo. Non importa, 7giorni7 e stop.

Quindi succede, oggi, che io mi presento all'ufficio postale dall'altra parte della città per ritirare felice il mio pacco pieno di tango (che tra l'altro mi sarebbe servito entro la settimana) e quello che mi dicono dopo 5 minuti di imbarazzanti ricerche in microscopici cassetti (la scatola conteneva qualcosa come 12 CD) è: "Lo abbiamo rimandato indietro perché sono passati i 7 giorni previsti di attesa tra la consegna dell'avviso nella posta e il ritiro del pacco presso la filiale di competenza. Non possiamo fare niente e lei può solo ricontattare il mittente che una volta che avrà ricevuto indietro il fagotto glielo potrà rispedire (omissis, a mie spese)."

Non fa una piega, no?
Ho insistito che fossero loro a rintracciare il pacco e fermare la spedizione ma pare sia impossibile. Efficienti ma non disponibili.

E mentre mi sono figurata i miei CD galleggianti in mezzo all'Atlantico, storditi e sconsoli come chi li ha aspettati tanto e invano e come chi se li rivedrà bussare alla porta, mi sono sentita orgogliosamente e imperfetta e imprecisa e approssimativa.

Perché mi dite chi se ne frega dell'efficienza quando non è accompagnata dal buon senso?

23 febbraio 2011

UN NOME, UN DESTINO

Le barzellette di quando si e' piccoli hanno qualcosa di puntualmente ridicolo eppure tutte quelle che ho ascoltato da grande, le ho dimenticate e quelle, ancora ce lo ho fresche in mente. Una per tutte quella del 'Fantasma formaggino'. Mah..forse e' solo che quando sei piccolo, ti basta di ridere e cogli ogni occasione in cui u r supposed to :) E poi c'erano quelle che cominciavano con "Lo sai qual e' il colmo per..". E qui le menti sopraffine si adoperavano in alzate di stile, inventandone di sempre nuovi. Mi ricordo poi anche "I nomi di...": "lo sai come si chiama il piu' famoso tiratore di coltelli cinese?", "e sua moglie?", "e suo figlio?". E giu' a ridere che sembravamo pagati.

Ieri sono andata dalla mia nuova ginecologa. Nuova perche', quello che c'era e' andato in pensione. Mi presento, mi visita, tutto bene. Ci salutiamo. E' fantastica, penso. Mi e' andata bene questa sostituzione. Esco e sul tram mi riguardo fogli, ricette etc. Mi cade l'occhio sul timbro, col suo nome e tutto il resto. Non ci posso credere! In un regresso decennale, mi ritrovo circondata dagli occhietti furbi dei miei amichetti di cortile, con le ginocchia sporche di terra e graffi e dico: "Lo sapete qual e' il colmo per una ginecologa? Chiamarsi Mrs Dick!!!" :)))
Chissa' se l'hanno capita davvero...sono piccoli. Pero' hanno riso!

09 febbraio 2011

LE AFFINITA' (IN)ELETTE

Jedes ausgesprochene Wort erregt den Gegensin

Ogni parola che si pronuncia fa pensare al suo contrario. (da Massime e riflessioni, 9)

Quando incontro le "persone speciali", penso by default al celeberrimo romanzo di Goethe e inevitabilmente, quando le perdo, ci ripenso, al contrario.

Pietre incastonate nella roccia, le "persone speciali", le riconosci subito nel buio della miniera e tu, falena ti avvicini alla lampada, disarmato dalla sua stessa consistenza; una alla volta scopri incredulo le sfaccettature perfette della sua forma cristallina: ogni suo lato riflette come uno specchio magico il meglio di te. Standole accanto, affondi le mani nella materia più viva e vibri.
Il mondo accanto a lei, è perfetto.

Poi succede qualcosa. Succede sempre qualcosa. Orfeo si voltò e perse Euridice per sempre. Solo guardandola. Così, per niente e per tutto, anche tu la perdi per strada. Provi a tornare là, a cercarla, la chiami, la stringi a te con forza, urli disperato ma senti solo il rimbombo sordo del tuo desiderio. L'hai persa. L'ami e la lasci andare perché sai che "l’uomo meno di tutto riesce a possedere ciò che gli appartiene più strettamente" ("Le affinità elettive", Goethe).

Passa tutto. Il tempo, il desiderio, mille altre persone.
Ti volti e guardando la strada, la vedi là, intatta come la prima volta che l'hai incontrata, a illuminare quel breve pezzo di vita attraversato insieme.

Grandi tratti e brevi.
Tutte insieme, le "persone speciali" sono una striscia luminosa.

Ma ti chiedi: ma io, nella sua striscia ci sarò sempre?
Io l'ho eletta, ma lei? Mi aveva davvero eletto? Perché io qui non parlo d'amore, di storie finite, di sesso e d'altro che lasciano poco spazio all'immaginazione e alle supposizioni. Quel che c'era uno se l'è vissuto nella storia stessa o se è fortunato, se lo vive ancora adesso. Io parlo di quello che non è stato, di quelle persone che hai amato profondamente e platonicamente e che non sei riuscito a tenerti accanto nella vita, sebbene tu lo volessi.

Cosa penseranno loro? Si ricorderanno di me? Sarò parte dei loro sogni? Mi ameranno ancora?

Non lo saprò mai ma voi sappiate che per me voi siete ancora quel profondo sorriso bagnato di lacrime felici.

02 febbraio 2011

LO SPAZIO MENTALE

Da tempo non senti gli amici, la sera ti addormenti come un masso, mangi ma non ti ricordi cosa, sei spesso in ritardo e accaldato perché hai corso, ti senti sempre in disordine, forse puzzi più del normale, leggi ogni sera le stesse due pagine del libro sul comodino, ipersogni, alle volte ti manca il respiro o ti gira la testa e soprattutto scazzi: scazzi dicendo cose che non vorresti, scazzi facendo cose che preferivi non fare, scazzi sul lavoro, sei una nave che fai acqua da tutte le parti.

Ecco se condividi almeno 4 di queste sensazioni, anche tu, come me, sei esaurito.

E sapete cosa è la cosa negativa? E' che in realtà, quello che ti manca non è il tempo, come spesso sbrodoli a te stesso e agli altri. Butti lì la frase come uno scudo pretettivo a infrarossi: "Mi dispiace ma non ho avuto davvero un attimo!". Eh sì! Come no?! E' per tutti così, no? Balle. Frottole. Bugie. Pippe. Menzogne. Cazzate. La verità è che non ce la fai, che tu, come insieme di corpo/anima/mente non ce la fai a star dietro al galoppo da cavallo di razza che ti sei scelto come andatura e sull'orlo del tilt, pensi solo a come arginare i danni, a come limitare le sbavature, a come risparmiare energie in attesa di quell'indispensabile ritorno alla normalità. E pensare che ti basterebbe solo più spazio. Non è di tempo che hai bisogno, hai bisogno di spazio. Uno spazio mentale dove far fare manovra ai pensieri, dove far parcheggiare senza stress i problemi e distillarli uno alla volta, lo spazio dove percorrere la tua strada indisturbato.

Ecco, io non lo trovo. Sarà pure dentro di me ma devo aver perso l'indirizzo. E se nemmeno Quèlo mi può aiutare, non mi rimane altro che mettermi in attesa. Possibilmente senza sorbirmi La Primavera di Vivaldi però.

E come un saggio davanti al fiume, sono certa arriverà. Qualcosa arriverà.

21 gennaio 2011

TOLTO

Tolto. Possente e canuto lo immagino ancora la',
sporto al controllo della declinante filata,
ossimoroso per natura e definizione:
l'ultimo nato eppure il piu' saggio.
Come un fratello maggiore piu' piccolo,
che nasce per vegliare su di te.
"Lo vuol conservare?"
"Mah..no. Per cosa?"
Mi alzo, mi vesto e mi sento piu' leggera. Leggera.
"C'ho ripensato. Lo porto via con me. Grazie."

11 gennaio 2011

Weisheitszahn/Wisdom tooth/Dent de sagesse

Ma perche' poi lo chiameranno dente del giudizio ovunque me lo devono sempre spiegare. Che c'e' di saggio e giudizioso in un rimasuglio osseo del paleolitico?

E come fa male...ahime'...questo 2011 non si decide ad ingranare la marcia giusta. E infatti sono pure ultima nella classifica delle stelle in quanto bilancia!