« Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui »

(da "Tom Waits, Blues" di C. Chianura)

20 luglio 2011

Multistrato

Il semestre sta per finire e così cominciano i saluti, le buone vacanze e alle volte anche qualche regalo. Gli studenti all'università ovviamente no. Un regalo al prof? Non ci sta...nemmeno in Italia. Ma l'altra scuola dove insegno, invece, è fatta di tante persone, diverse l'una dall'altra e talune, alla fine del semestre, hanno voglia di dimostrare la loro riconoscenza, gratitudine...con un piccolo gesto: chi mi porta una bottoglia di vino o un girasole gigante, chi mi scrive un biglietto, chi mette un tot e mi regala un Gutschein (un buono di acquisto), chi mi porta dei boscotti (rigorosamente italiani come ringo, canestrini, pandistelle!), chi mi paga una birra etc. Ma tutti, tutti hanno qualcosa in comune. Nascondono questo gesto. Ieri, caso limite, una gentile signora che frequenta uno dei miei corsi, mi ha fermato sulle scale e con poche parole mi ha messo in mano una busta sigillata. L'ho ringraziata e poi arrivata a casa l'ho aperta. C'era un'altra busta con dentro un biglietto contenuto in un'altra busta. Sul biglietto stava scritto 'Danke' e dentro una lettera per me in cui mi ringraziava e mi augurava delle splendide vacanze in modo molto dolce e inusuale. A fianco della scritta un regalo: una penna di legno con inciso 'Grazie Elisen'. E attaccata dientro al biglietto una cartolina della sua città natale. Un regalo bellissimo, un pezzo di cuore che mi ha ripagato dei tanti sforzi che faccio correndo di qua e di là tutto l'anno.

E' stata una sorpresa. Ma perché? Semplice. Perché qui, quando ti sporgi per dare un bacio sulla guancia, la maggior parte delle volte si contraggono. Ti baciano, o meglio si lasciano toccare ma si capisce che li poni davanti a qualcosa di imbarazzante. Perché qui, se li tocchi mentre parli, fissano il braccio. Perché qui, se usi un tono concitato per esprimere un sentimento, guardano per terra. Perché qui, se ridi forte o se piangi, dicono che hai uno strano modo di vivere i tuoi sentimenti. Perché qui una come me, cresciuta in Italia, tra la strada e il teatro, una che non c'è bisogno di indovinarlo quello che pensa, una insomma trasparente, è come un ALIENO.

Perché qui la gente , il cuore, lo tiene in tasca e ci pensa mille volte prima di fartene ascoltare un battito.

Ma il cuore batte e anche se di nascosto, li perfora tutti quegli strati di apparente imperturbabilità e arriva, almeno qualche volta, a destinazione.
Gott sei Dank!

7 commenti:

palbi ha detto...

che carina la fraulein

Nemo ha detto...

Piu' o meno come in UK...ma li' ti e' andata meglio, qua ti saresti beccata giusto una card!!

tizi ha detto...

e sai che ti dico:anche questa volta hai toccato il mio cuore con questo tuo bellissimo post! Buone vacanze ...io le mie (durate anche troppe ) le ho finite per iniziare un`altra avventura .

Elisen ha detto...

tizi grazie...comunque ci dobbiamo sentire, mi devi raccontare!

Brunhilde ha detto...

Schöne Ferien, also!
;-)

cbp ha detto...

che fatica vivere così per una come te.. le lacrime per la busta nella busta.. e per la tua forza di vivere trattenendoti dall'essere te stessa o per essere te stessa rischiando sempre di essere differente.

Unknown ha detto...

ma che bel post per "salutare" i tuoi lettori!!! Molto emozionante!