« Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui »

(da "Tom Waits, Blues" di C. Chianura)

25 febbraio 2010

YOU HAVE AN INTERESTING PRESIDENT

Stamani parlando con una collega americana di attualità, (terremoto dell'Aquila e l'uragano Katrina passando per l'immondizia di Napoli e il disastro di Haiti) trovavo conferma su come sia effettivamente distorto il mondo dell'informazione. In altre parole è come se i giornali e tv italiani scegliessero sempre o quasi di far vedere una faccia della medaglia (riguardo ciò che accade in Italia) e quelli esteri quella opposta. Ora, premesso che a me pesa la derisione continua a cui sono sottoposta in quanto italiana all'estero, credo che ci sia del marcio nell'uno e nell'altro caso e che non posso non appoggiare la 'travagliana' linea giornalistica (che fu di Montanelli, Biagi etc) che sceglie sempre e comunque di raccontare i fatti e non l'interpretazione dei fatti. Perché tutto questo crea ovviamente un pò di confusione nella mente specie di chi, come me, vive all'estero e cerca di stare aggiornato rispetto a quanto avviene nel suo paese, leggendo sia quotidiani stranieri, non molti, che nazionali. Alla fine per farsi un'idea precisa si deve sudare! Comunque credo che anche da parte loro, certi quotidiani tedeschi (non so quale perché mi hanno riportato la notizia) potevano anche evitare di titolare 'In Italia si mangiano i gatti in Tv' o qualcosa di simile...Non bastava massacrarci con le sparate di Berlusca, bisognava proprio parlare anche del Bigazzi?
A proposito, stamani ho letto questa che mi era sfuggita:

«Faremo un'eccezione per chi porta belle ragazze»«Si sa che sono single...».
Detto dal Berlusca a Berisha, premier albanese, in occasione di una sua visita ufficiale, in riferimento al problema degli sbarchi clandestini.

Ma smetterà mai di sparare cazzzate? O è come chiedere ad un cul di non far trombetta?
(citazione dantesca!)

22 febbraio 2010

MA CHE? DAVVERO DAVVERO?

Parlare male di Sanremo è come sparare sulla croce rossa e anche molto noioso da leggere nella media. Ma perché continuare a guardarlo?
Io lo guardo da quando sono nata e pur riconoscendone tutti i limiti per me rimane una roba di famiglia e mi diverto a commentare e tifare. Banale? Non abbastanza intellettuale? Sì come molte cose delle cose che mi diverto a fare. E mi vien da sorridere quando so di persone che 'si trovano' a guardarlo e ci cercano ancora una volta, invano, (come del resto già sanno) anche quel qualcosa che loro chiamano qualità. Puah!

16 febbraio 2010

SIMPLY AMAZING!




L'autore di questa foto..UPS...non è una FOTO è un QUADRO, è Ralph Goings, uno degli esponenti, vivente, del movimento iperrealista statunitense nato alla fine degli anni '60.

E chistu chi è?
Un altro trucco! Questo di Duane Hanson, lo scultore che ci ha regalato questo genere di personaggi fantasticamente reali e tragicamente verosimili, simboli di una vuotezza che richiama molto più la fibra di vetro che li costituisce che non la dimensione dalla quale lo scultore li ha estrapolati.

Mi sono chiesta molte volte che senso abbia per un pittore indagare in questa direzione quasi maniacale della riproduzione del reale, che senso abbia cercare di riprodurre la realtà sulla tela nell'era della fotografia, ora per giunta digitale, della realtà virtuale etc. Non lo so, di fatto, e credo che ogni artista abbia la sua fondamentale risposta.

Rimane comunque un tentativo di indubbio fascino e di progressiva e strabiliante conquista. E alla fine cosa c'è di più umanamente importante se non tendere, proprio come limiti matematici, verso un qualcosa di perfetto?

10 febbraio 2010

Hier ist wieder schneeschaufeln!

Come potete verificare dal termometrino qui alla vostra sinistra qui fa ancora un freddo bestia. E quando ci si sveglia la mattina col rumore delle pale che grattano via il ghiaccio e spostano i cumuli di neve non c'è dubbio che ti puoi già armare dei tre strati termici da assalto perché fuori è di nuovo tutto bianco. Ancora? Beh lo scorso anno ha continuato a nevicare fino ad aprile quindi...Diciamo che per loro non è un problema. Perché? Perché sono tedeschi. Ieri in classe uno studente ha replicato alle mie osservazioni, così ingenuamente italo-texane, sul freddo di questi giorni dicendo: "Beh, che problema c'è? E' inverno!!"; "Già", rispondo io "il problema è che anche in Italia ora è inverno!".

La stessa parola acquisisce sfumature di significato ben diverse da una lingua all'altra. E da un posto all'altro!

Subito dopo un altro ha colto l'occasione per ribadire quanto divertente sia per lui spalare la neve la mattina! De gustibus und de tempore non disputandum est...oder??

Ok. "Oggi parliamo della gestualità italiana tipica...". E su questo cari miei studenti, avete ben poco 'gusto'!

06 febbraio 2010

CI RITORNO SU

Se ne è già parlato molto. Troppo a mio avviso e nel modo sbagliato, sentenziando cioè sulla scelta fatta dalla Rai. Mi riferisco al 'Caso Morgan'. Premetto di avere una forte simpatia per Morgan ma non come personaggio televisivo bensì come musicista e compositore, per quello che scrive, che ha scritto e spesso anche per quello che dice e i contenuti che porta, anche in televisione. Mi piacevano i Blu Vertigo e mi piace quello che fa da solista. Detto questo trovo, come spesso mi succede, veramente bieco il polverone mediatico sollevato da una semplice intervista a un cantante.

Primo. Un artista non è un politico e non rappresenta un modello. Non deve elaborare leggi sul controllo e la diffusione della droga ma scrivere canzoni. Non ci si aspetta, o meglio non ci si dovrebbe aspettare, nessuna coerenza comportamentale o integrità morale. Un artista crea e quello che crea viene donato a chiunque lo voglia. E sottolineo 'lo voglia'. Quando avevo 17 anni amavo visceralmente The Doors e in particolare il loro leader che per me rappresentava un mito sì ma non per come viveva ma per quello che esprimeva attraverso la sua musica. Amavo il suo sguardo sul mondo. Ed è sempre così: non si amano gli artisti per come sono nella vita ma per quello che raccontano. Cosa fanno, come sono, sono affar loro.
Non sono stati eletti da nessuno e a nessuno devono render conto di quello che fanno nella loro vita privata (se non ai loro cari e nei limiti del lagale ovvio). E a me francamente non interessa nemmeno. Io come pubblico decido se comprare o non comprare certi dischi. Stop. Ed è sempre la gente che decide se leggere un'intervista e cambiare o meno idea su un artista, sulla base delle rivelazioni che per puro narcisismo, questo e quell'altro artista ha fatto. Sanremo ha la sua logica e da questa logica rimane fuori un ragionamento di questi tipo? Ok. Che venga escluso. Chi cazzo se ne frega? So già che Sanremo è di partenza incompatibile con un certo livello musicale e non mi sorprende.

Secondo. Perché quindi, sottoporsi come artista al martirio mediatico che ne è conseguito? Perché farsi usare come bandierina da sventolare dall'uno o dall'altro a favore di una o un'altra cosa. A me fa specie. Perché Morgan non se ne è stato a casa sua accettando la decisione e dedicandosi ad altro? Cosa viene fuori alla fine da tutto questo? Una roba tipo: "Sei stato cattivo e quindi sarai punito e non parteciperai al festival. Però, se ti impegni e TI FAI AIUTARE, ti perdoniamo." Ma siamo pazzi? Morgan aiutato dalla Meloni! Ma tu Morgan sei fuori? Possibile arrivare a questo per un pò di pubblicità in più? Ma come si permettono e come puoi tu offrirti così, come carne per le arpie, da fare a bradelli, sacrificando una vera dignità e indipendenza di pensiero?

Credo che la direzione, la bussola che punta a un nord di levatura intellettuale sia persa anche per coloro che non lo credevano.