« Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui »

(da "Tom Waits, Blues" di C. Chianura)

22 febbraio 2010

MA CHE? DAVVERO DAVVERO?

Parlare male di Sanremo è come sparare sulla croce rossa e anche molto noioso da leggere nella media. Ma perché continuare a guardarlo?
Io lo guardo da quando sono nata e pur riconoscendone tutti i limiti per me rimane una roba di famiglia e mi diverto a commentare e tifare. Banale? Non abbastanza intellettuale? Sì come molte cose delle cose che mi diverto a fare. E mi vien da sorridere quando so di persone che 'si trovano' a guardarlo e ci cercano ancora una volta, invano, (come del resto già sanno) anche quel qualcosa che loro chiamano qualità. Puah!

5 commenti:

MiKo ha detto...

Sarò egocentrico (SONO egocentrico, ma questa è un'altra storia), ma mi sento un po' chiamato in causa. Vorrei solo chiarire una cosa: non critico né il festival né chi lo guarda.
Io per l'appunto non lo guardo perché, oltretutto, mi annoia.
L'anno scorso mi sono 'trovato' a guardarlo perché ero in casa con amici e non ero l'unico a cnotrollare il telecomando (se non sbaglio ci fu un cinema che saltò o una cosa del genere).
Quest'anno, invece, mi è capitato di andare in giro per la rete ieri sera a cercari ispirazioni per il blog. Mi son ritrovato Sanremo su diversi blog che seguo, praticamente ovunque sulla prima pagina di Repubblica e ovunque sulla mia bacheca di facebook. Hai ragione: parlare male di Sanremo è come sparare sulla croce rossa, ma che c'è di male a immaginare che possa essere un po' meglio (tra l'altro in un modo molto specifico), come del resto tutta la televisione? Piacerebbe anche a me avere qualcosa di cui parlare con i milioni di persone che lo seguono...

nonsisamai ha detto...

a questo punto mi sento un po' chiamata in causa anch'io, pur essendomi limitata a una piccolissima considerazione. e' che la canzone del principe era davvero uno strazio! :) io dico: gia' e' assurdo che sia stato ammesso, ma tutti quelli che l'hanno votato?
va bene, non ci si aspetta chissa' cosa da sanremo, ma da' da pensare perche' nel bene e nel male riflette il paese, questo e' innegabile. per questo motivo non va poi tanto sottovalutato.

Elisen ha detto...

@Miko: infatti non pensavo solo a te ma a molti altri. Hai ragione sarebbe bello se fosse in un altro modo ma non sarebbe sanremo o almeno non il sanremo nella nostra italia. E' un format bene o male e come ogni format sai cosa ti aspetta. Potrei dire lo stesso del grande fratello e simili programmi che ho guardato una volta, forse, per capire di cosa si trattava e poi ho scelto che non piacevano e non perdo tempo né a guardarli né a parlarne male dopo averli visti. Tutto qua.
si dice in Toscana: come si può cavare sangue da una rapa?

@nonsi- vero, la canzone del principe è scandalosa e quel che è peggio è, come dici tu, che l'hanno pure votata in fondo. Ma in fondo da un paese che ha votato per berlusconi come presidente cosa ti aspetti? Il festival come altre cose, riflette a mio avviso UNA parte del paese: che sfortunatamente coincide con la maggioranza. E io personalmente non sottovaluto questo punto in particolare e di qst parlo anche spesso.

Love&Peace

nonsisamai ha detto...

eli, il proverbio mi ha fatto venire in mente il tuo amico a cui piacevano le rape...ancora rido se ci penso! :))

Elisen ha detto...

:))) che storia quella!