« Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui »

(da "Tom Waits, Blues" di C. Chianura)

23 maggio 2011

NZT

Impossibile non desiderarla.
Questa magica pilloletta trasparente può potenziare le tue capacità a 360° permettendoti un uso del tuo cervello al 100%. Poter imparare qualsiasi cosa solo leggendo o osservando. Suonare il piano assistendo a un concerto o il giapponese ascoltando una conversazione in metropolitana. Capire tutto e prima; immagazzinare tutte le informazioni che vuoi con estrema facilità mantendosi sempre lucidi, a fuoco, perfettamente concentrati e centrati sula propria vita. Un sogno.

E infatti questa pilloletta non esiste ma è un'ottima trovata pubblicitaria per sponsorizzare il film "Limitless", appunto. Un film che non incoraggia all'uso della droga, mostra infatti tutta la devastazione che ne può derivare ma che pone l'attenzione su un tema a mio avviso, molto attuale e destinato a crescere, ossia: fin quando e quanto è giusto intervenire su quella che è la normale natura umana? Se ci pensate qualsiasi farmaco è gia una droga (non a caso in inglese la parola è la stessa!) eppure nessuno di noi, in caso di bisogno, vorrebbe mai trovarsi senza un antidolorifico a disposizione. Non siamo più abituati a sopportare il dolore e probabilmente ci viene anche sempre più difficile sopportare la lentezza, fisica e psicologica, da cui siamo appesantiti invecchiando; ci viene richiesta efficienza, sveltezza, preparazione sempre e in ogni campo del nostro vivere. Dovremmo essere sempre al massimo in ogni cosa in cui ci cimentiamo perché questa è la società dello spettacolo, la società del'apparire e del dimostrare ciò che siamo, ossia, possibilmente, belli e bravi. La perfezione però appartiene solo agli dèi e le briciole non bastano a sfamarci. O almeno non soddisfano una come me, tendenzialmente perfezionista, che negli ultimi anni si è trovata a dover imparare così tante cose nuove da avere la nausea, tra cui due lingue, di cui una, il tedesco, da zero. Non posso non pensare a quanto sarebbe tutto più semplice se una volta letta un'informazione, un vocabolo o un intero libro, quella rimanesse nella mia memoria per sempre. Pensate a quante cose si dimenticano nel corso della vita. Quanti bellissimi libri letti e che ora sono un vago ricordo.
Per l'esame scritto di storia dell'arte moderna, dovetti imparare i 36 volumi dei Classici Rizzoli a memoria. Per ogni tavola, dovevo conoscere, autore, data, titolo e il museo in cui quell'opera veniva custodito. Ogni volume aveva qualcosa come 40 tavole. Lascio a voi il conto di quanti dati dovetti immagazzinare. Senza contare la lettura stessa dell'opera e la vita di ogni pittore. E questo solo per lo scritto. Penso a quanto mi piacerebbe non aver dimenticato praticamente tutto.
Questo è ovviamento solo un esempio.
Insomma, se esistesse, credo che un pensierino ce lo farei. Soprattutto oggi, in un momento in cui cultura e sapere si identificano sempre più in una ricerca su internet piuttosto che in una reale conoscenza di qualcosa. Clicco ergo so. Che tristezza.

E voi? La prendereste?
No?



Sicuri sicuri??

3 commenti:

Nemo ha detto...

oddio, i vantaggi sono molti ma la controindicazione "sudden death" e' un deterrente non trascurabile! :D

Elisen ha detto...

si nemo ma solo se smetti di prenderla!

tizi ha detto...

ma che droga hai usato per imparare i 36 volumi dei classici???
mio padre ripete spesso la massima: la cultura e` tutto cio` che si sa ,dopo aver dimenticato tutto...e convengo con te che essendo la cultura sempre piu` "fast" e a portata di un clic,forse una pillola che ci faccia ricordare quel poco che sappiamo e ricordiamo ,non sarebbe male !
Grazie per gli auguri !Danken!