Prima di partire per le vacanze volevo scrivere un bel post, sul blog e su di voi miei amici-blogger, ma l'ispirazione non decolla dalla pista e quindi vi dico semplicemente quello che ho pensato.
Pochi siete, pochi eppure cari, come degli amici. Alle volte vi penso e vi penso come amici, che non conosco di persona, è vero, ma che immagino e che soprattutto mi sento di poter indovinare quel che direste o che pensereste su un qualcosa. Alle volte racconto quel che avete scritto e comincio con:"Un mio amico mi ha detto...". In questi anni di lontananza dall'Italia, mi son sentita spesso sola, e devo ringraziare voi se spesso, con un messaggio lasciato qui o un qualcosa che avete scritto, mi son sentita meglio.
Ho iniziato a scrivere dopo qualche mese che abitavo in America. Pensavo fosse il modo più pratico e veloce per comunicare con gli amici e la famiglia in Italia; un valido sostituto delle e-mail collettive. Avrei aggiunto foto e video e commenti etc. Di fatto la stragrande maggioranza degli amici mi ha ignorato. Non sono interessati alla blogsfera, dicono. Troppa fatica leggere, poco tempo etc. Solo alcuni mi hanno raccontato di aver letto e pochissimi mi hanno seguito almeno per un pò. A tratti. Mi sono scoraggiata molte volte. Per chi scrivo? A chi scrivo? Mi sembrava di lanciare sassi nel vuoto più frastornante perché denso di potenzialità eppure impotentemente sganciato dal resto della rete e del mondo.
Ho deciso che avrei scritto per me, per lasciare una traccia nella mia memoria di tutto quel che di strano stava accadendo nella mia vita, così piena di cambiamenti. Così il blog è diventato Lo strumento per obbligarmi a ricordare. Fantastico. Ottima scelta di cui mi rallegro ogni volta che, di rado, vado indietro e rileggo questo o il blog americano o quello di tango. Post vecchi di quasi 4 anni che son lì, intatti come erano. Preziosissimi per me.
Per strada poi, siete arrivati voi, lettori e blogger a vostra volta. Alcuni andati e venuti, poi tornati,poi riandati; alcuni arrivati e restati. Uno, anzi una, entrata nella mia vita. Altri aggiuntisi in corso d'opera; altri che passano di rado; altri che leggono e non parlano; altri che lo fanno per cortesia; altri ancora che leggiucchiano di sfuggita e di sfuggita commentano. Che ognuno fruisca di quanto scrivo come vuole (purché non mi si plagi).
Però oggi io penso a quei pochissimi di cui all'inizio. Quelli che leggo a mia volta, quelli che son curiosa di sapere cosa hanno scritto, quelli che mi piace pensare come amici. Voi sapete chi siete. E io so che siete là, dall'altra parte del mondo ma a portata di click. Ecco a voi mando un abbraccio virtuale ma denso di senso.
Buone vacanze e ci "rivediamo" a settembre!
6 commenti:
buone vacanze, beh non è male come post estivo per ferie, no?
schöne Ferien !
Condivido le motivazioni d'inizio blog. Anche i miei amici "classici", quelli che sono rimasti in Italia, mi leggono poco. E anch'io ho trovato per strada altri amici bloggers, con mia grande sorpresa.
Ultimamente ricambio poche visite, ma è perché Siegmund monopolizza (giustamente) tutto il mio tempo..
anche io avevo pensato che sarebbe stato un modo carino per rimanere in contatto con gli amici, invece di scrivere 10 email tutte uguali, invece sono pochissimi gli amici che mi leggono (e neppure spesso!)
Buone vacanze e buoni tanghi! Scommetto che ne farai molti piu' di me! :)
titolo altamente fuorviante, eheh...
un bacio grande!
chi legge e non parla.
MA LEGGE!!!
...grazie a te Elisen!
un abbraccio dalla Sicilia.
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