« Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui »

(da "Tom Waits, Blues" di C. Chianura)

06 ottobre 2013

APPRODO

Alle porte dell'ennesimo compleanno sento scivolare il terreno sotto ai piedi; sono madida di euforia o schizzofrenica? Sbatto la porta ed esco di fretta, come se quacuno o qualcosa mi stesse aspettando in una domenica di solitudine. I passi veloci lasciano lentamente tempo al battito di calmarsi e respirare è quello che più mi serve. Non so dove, non so come ma voglio vivere. Solletica le narici, quest'aria di montagna che non è montagna e mentre l'aria ossigena i pensieri, alzo lo sguardo al cielo straripante tra le piccole case, strette da corsetti di legno e allungate da tetti di marzapane. I balconcini intarsiati, le fiorere cariche di gerani, gattini, ranocchie e sfere di cristallo che stazionano sicuri sebbene alla mercé di ogni passante. Mi sforzo di leggere le Specialità del giorno sbiadite dietro l'umidità della teca di un ristorante che non ho provato ma che però prima o poi...Annuso ogni angolo come un'attraente sconosciuto e ordino alle retine di imprimere ogni fotogramma, voglio che questo sia uno di quei momenti, uno di quelli che fanno da isola di approdo nel naufragio della memoria. Questo me lo ricorderò. Quando sarò via, quando i pietrasantini in porfido non mi faranno più imprecare, quando non noterò più l'assordante silenzio diventato ora serenità, quando smetterò di chiedermi ma dove sono tutti, è domenica! quando gli ultimi cinque anni occuperanno loro malgrado, un periodo della mia vita che è finito e io sarò alle prese con un nuovo oggi.

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