« Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui »

(da "Tom Waits, Blues" di C. Chianura)

20 marzo 2009

STRANI-ERO

Il luogo ideale per me è quello in cui è più naturale vivere da straniero.

Agim Sulaj: Lo straniero.


Questa frase di Italo Calvino, tratta da 'Eremita a Parigi.Pagine autobiografiche' mi risuona dentro. Ma perché? Cosa vuol dire vivere da straniero?
Credo che ogni persona abbia la sua personale risposta. O più facilmente molte risposte diverse.

Alcune delle mie:
- vivere sotto stimolo continuo di curiosità;
- avere l'ansia di comprare una cosa per un'altra;
- trarre una doppia soddisfazione per ogni cosa che riesci a fare e magari anche bene;
- annullare i pregiudizi verso le persone e le cose;
- lasciarsi contagiare e attraversare da esperienze di vita molto distanti dalla tua;
- consolidare il tuo Credo nelle possibilità che la vita ti riserva;
- esperire la solitudine come condizione emarginante o come sprone alla ricerca dell'altro;
- vivere la nuova realtà come forma di letteratura;

Quali sono le vostre risposte?

4 commenti:

dilaudid ha detto...

Straniero anche nei commenti, staniero nel leggere, straniero nel sentire. sarò straniero uguale a te, dovrò incominciare ad assomigliare a qualcuno.

Anonimo ha detto...

La possibilita' di crearsi un mondo proprio traendo il meglio di due mondi (ed evitandone il peggio se e quando possibile). Di conseguenza poter offrire questo "nuovo mondo su misura" anche agli altri che ci circondano. Ha senso?!? Nella mia testa si', poi non so. ;)))))
Donna Maria

nonsisamai ha detto...

mi piace molto, credo non ci sia nulla da aggiungere

Elisen ha detto...

@dilaudid-non sarai così più straniero per gli altro ma per te stesso :)
@donnamaria-chiaro il concetto!
@nonsi-meglio così :) kiss