« Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui »

(da "Tom Waits, Blues" di C. Chianura)

20 aprile 2012

die Zahnärztin

La mia dentista e' piu' giovane di me e quindi molto giovane. Ha gli occhi azzurri e piccoli che quando mi guardano cercano conferme. Non e' una questione di insicurezza, lo fa perche' quando lei parla, io la guardo e penso ad altro. E' cosi'! Mi si apre una breccia nel pensiero e d'istinto volo via creando realta' alternative in cui ci siamo io e anche lei, forse amiche, forse a scherzare, bere una birra e non parlare piu', mai piu' dei problemi che si annidano nella mia bocca indifesa. Vade retro Zanata! Per mia miseria frequento dentisti da che son piccola e ho sempre avuto paura, paura, si' tanto da pretendere di essere sempre accompagnata da qualcuno. Di fatto negli ultimi sei anni anche questo e' cambiato e mi ritrovo sempre faccia a faccia con lei e chi con lei. Mi sono abituata ma alla testa non si comanda e se ci riesco e' anche perche' ho trovato questa scappatoia. Divagare, andarsene, assentarsi...col pensiero soltanto chiaro ma e' comunque uno strumento di liberta' inarrivabile! Lo si puo' adottare anche mentre sei la', sulla poltrona, mai comoda malgrado i progressi nei decenni, con: quattro mani, un tubo di aspirazione, delle pinze e una leva tutto insieme senza invito nella tua bocca. Non mi va davvero di star li' e approfitto dell'anestesia dosata sui cavalli (America docet!) e guardandomi attorno, cerco l'ispirazione...eccola! Una foto: perfetto trampolino al mio volo pindarico e salvifico. Quando Zanata mi mostra il moncone ossuto grondante sangue, lo guardo con indifferenza e penso: gia fatto?

2 commenti:

Nemo ha detto...

visto che poi ti parla in tedesco, sara' ancora piu' facile confonderlo con il rumore di fondo!...

Elisen ha detto...

tipo trapano :D