« Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui »

(da "Tom Waits, Blues" di C. Chianura)

07 luglio 2009

NIENTE PER SCONTATO

E' stata una settimana intensa, quella passata, un pò di cose non sono andate come me le immaginavo e ho dovuto fare spesso appello a quello che negli anni ho imparato, per digerirle in fretta. In particolare ho subito la decisione di un gruppo di persone che non avevano idea di come io avrei reagito a quella decisione. Mi sono sentita ferita e ho anche pensato, inutilmente, visto che sarebbe bastatosolo un pò di buon senso per evitarmi questa sofferenza.
Da questo però, come da ogni bega, è scaturito qualcosa di buono, cioè un consolidamento delle mie convinzioni circa certi precetti comportamentali. Nella fattispecie, mi sento di confermare l'importanza di una cosa che ho nella mia saccoccia e che risulta fondamentale nelle relazioni interpersonali, ossia 'il non dare niente per scontato. Nella vita mi sono sentita spesso dire:"Ma che esagerata!". Beh, oggi io so che non è questo il punto. Io posso fare la mia parte di lavoro cercando di smorzare le mie punte di esagerazione ma tu non puoi dire che quello che io sento, o esterno è troppo. Troppo rispetto a cosa? A te? E tu saresti il punto di riferimento universale? No, scusate ma non ci sto. Come potrei vivere in qua e là nel mondo se la pensassi così? Come potrei intessere delle nuove amicizie partendo da questo egocentrismo provincialiotto. Di fatto siamo diversi e questo comporta reazioni diverse alla stessa cosa. Se dai un calcio a una palla di gomma o a una di sapone l'effetto cambia. Ne consegue che non si possono prendere decisioni, o compiere azioni che coinvolgono l'altro pensando che lui la prenderà come la prenderei io. E poi, se vedi che reagisco male, rispettami e non giudicarmi subito col dito puntato. Specialmente se mi conosci così poco e magari veniamo anche da paesi diversi. Chiaro? Attenzione.

Da questo anatema, rimangono ovviamente fuori le sorprese fatte da chi ti conosce e ti vuol bene. Insomma, da chi sa, non ci aspettano errori eclatanti e se anche succedessero, non si rischiano condanne. Chi non ha comprato o detto la cosa sbagliata almeno una volta. Ma se ne parla, se ne discute anche e poi se ne fa tesoro. Quando invece la bella uscita arriva da chi ti conosce poco, risulta tutto più complicato. Farsi capire, in primis, ma anche venirne fuori in modo onorevole per la tua sensibilità e con la sicurezza che non ricapiterà.
Io, con le persone responsabili dello sgarbo, ho 'mantricamente' mantenuto un contegno, perlopiù verbale, nel senso che la mia faccia lasciava pochi dubbi sul mio stato emotivo, e ho comunicato chiaramente che la tale azione, mi aveva provocato un considerevole fastidio, difficile da nascondere, e che auspicavo futura reticenza nella reiterazione di suddetta azione.

Che fatica mandare a fanculo elegantemente...

E ora mi coccolo con i Bluvertigo...

4 commenti:

Nemo ha detto...

giornataccia, eh? Io oggi ho invece scoperto questa canzoncina allegra, anche se forse non e' il tuo stile:

http://www.youtube.com/watch?v=qam1N13ZoIE

nonsisamai ha detto...

eh gia', che fatica...

pero' pensa cosi': magari loro adesso ti conoscono un pochino meglio e magari in futuro questi equivoci si potranno evitare, no?

come mi insegni, bisogna sempre cercare di avere un po' di speranza.

un abbraccio

Elisen ha detto...

grazie Nemo..è davvero...soffice!non so se è nel mio stile..ascolto tante cose così diverse..pensi che mi piaccia solo il tango?

vero nonsisamai..infatti credo ch tornerà utile prima o poi ma nel frattempo rimane l'onta :)))

fabio r. ha detto...

come ti capisco... io sono uno che la rabbia, le emozioni forti le tiene sempre dentro per non urtare il quieto vivere, anche se non so... forse un giorno esploderò e diventerò un serial killer.. per il momento ho una quasi ulcera... sigh!
ciao

p.s. sai che la parola verifica è MULAN??? ahahah!!! Disney ci mette lo zampino!