« Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui »

(da "Tom Waits, Blues" di C. Chianura)

06 marzo 2010

C.....! LE SCARPE!!!

Sì, può succedere. Avrei scommesso di no. Come può un arbitro dimenticare il fischietto? Come farebbe un idraulico senza il pappagallo? O lo spazzacamino senza i suoi scovoli? E ditemi voi? Come fa un tanguero a dimenticarsi le scarpe??? Impossibile. E praticamente irrealizabile quando trattasi dell'esemplare femminile, la tanguera.

Eppure è successo. Mi è successo! Ancora stento a crederci :)

Che poi me ne sono accorta proprio al momento di cambiarmi le scarpe. Definitivamente tardi. A un'ottantina di km da casa per giunta. Che fare? Diverse le opzioni:
  1. ritirarsi e fustigarsi col cilicio notte natural durante.
  2. sottrarne un paio, dopo una breve occhiata verificatrice di misura, stile, colore, a una tua simile ignara e distratta nei saluti pre-serata.
  3. chiamare le pagine gialle o Bisio per sapere dove si trova il negozio di scarpe più vicino (chissa' com'e' il Bisio tedesco?).
  4. Provare con le scarpe da ginnastica di tre numeri piu' grandi, del tuo ballerino.
  5. Ballare tutta la sera in elegante calzino nero di cotone, rigorosamente in punta di piedi.
Le ho pensate tutte, più o meno, nell'ordine e alla fine ho optato per...
Ma sì..la numero 5...Che volete? Sono una ex-teatrante abituata a stare scalza in scena e alla fine, lo ammetto, mi è anche piaciuto, un pò.

(E poi la milonga era in un teatro; nello spazio scenico di una sala di teatro. Una bella milonga.)

Solo un pò, però. Perché dopotutto non posso che riconfermare alle scarpette quel valore intrinseco di tanguitudine che innalzano lo stile e la performance stessa come nessun altro oggetto.

Non sapete che gioia rimirarle, una volta a casa. Le mie otto paia di scarpe da tango...Una volta e' sufficiente. Non vi lascero' mai piu' a casa. Promesso.

E infatti uno di loro, si e' gia' offerto in sacrificio. Ora sta da solo, al freddo, in macchina. Pronto a venire in soccorso della sua amante-padrona, qualora mai ne avesse bisogno.

2 commenti:

Nemo ha detto...

me le sono dimenticate anche io una volta, ma ero molto piu' vicino e sono tornato indietro.

Decisi anche io di tenerne un paio nel bagagliao, ma alla prima volta ho scoperto che erano troppo fredde, quindi nelle giornate di milonga le attacco alla porta quando mi preparo ;)

Elisen ha detto...

anch'io..anch'io le attacco alla porta ma quella volta ho dimenticato anche di attaccarle :)