« Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui »

(da "Tom Waits, Blues" di C. Chianura)

15 marzo 2010

OPERETTA (A)MORALE TRA UN TELESPETTATORE E SUA MADRE

Tornando sul concetto di Idiocrazia a me caro mi è venuta in mente una serie di riflessioni che parte dal concetto stesso di maggioranza, che poi è costituita da persone sulle quali non si dovrebbe ragionare facedone un fascio. Eppure, pensando, sono molte le cose che accomunano la massa (come voleva il Canetti). Ad esempio la maggioranza oggi in Italia, non è silenziosa, è proprio muta, autistica direi; sprofonda tra i cuscini del divano ikea scomodo ma trandy, affonda il cervello nel tubo catodico fino a confondercisi e si esprime solo col televoto. La maggioranza è quella che 'pensa': finché ho due lire in tasca per comprare qualcosa che non mi serve, o indebitarmi per comprarla, va tutto bene. E di fronte ai drammi altrui aggiunge: se non mi riguarda in prima persona non me frega. Ammenoché non debba dimostrare di essere parte della parola ormai seviziata, 'solidarietà' e quindi spedisce l'eurino sms che tanto puzza di indulgenza. E' quella che si dimentica il congiuntivo ma sia mai, di fare la lampada, che conosce la data di inizio dei saldi ma non ha idea di che anno sia la Costituzione. E non lo sa, non perché non ha avuto la possibilità di accedere a un sistema scolastico educativo che la aiutasse ad elevarsi da una condizione sociale difficile (succede ma non nella maggioranza) ma perché proprio non le interessa. E non ne faccio un problema culturale. D'altronde la colpa, se ce n'è una, non è certo della maggiornaza stessa ma come di ogni figlio scapestrato, dei suoi genitori che oggi io non esito a identificare ahimè con la televisione stessa. Per questo si avverano tutte le peggiori previsioni da Orwell in su e in giù. Pochi post fa mi chiedevo, come si fa ad uscirne? Come? Oggi mi rispondo così, semplicemente. Ci sono due alternative affinché qualcosa cambi: una è aiutare il genitore di questo bambino difficile iniettandogli direttamente un Avatar nei tubi e quindi sostituirlo per sempre da dentro. L'altra è far incazzare la gente. Perché l'unica cosa che smuove le coscienza da che storia è storia, è la rabbia. E cosa fa incazzare di più della fame? Per questo nascono, pullulano, brulicano posti squallidi dove mangiare per un euro o vestirsi per un euro. Ecco perché il mercato cinese ci ha invaso. Se mantengo il tuo potere di acquisto alto, anche solo apparentemente e la tua fame a sottozero, so che non mi darai problemi.

Immagino così, sull'onda di queste riflessioni, questa breve operetta (a)morale alla stragua di quella del sommo vate (che mi perdoni!).

DIALOGO TRA UN TELESPETTATORE E SUA MADRE

Figlio mio!Allora, racconta, cosa hai imparato oggi?
Oggi mammy-telly ho imparato tante cose riguardo all'arte.
Oh ma bene! Dimmi, tesoro, cosa in particolare?
Ho imparato come fare la mossa della scossa, tenere il tempo con le dita sul microfono e anche che si deve dare il sederino alla telecamera mentre si balla e poi molto sul trucco e sulle acconciature.
Ma bravo, allora ora saprai quanto è importante anche avere uno smalto dei denti almeno di livello a2 e di come non debba passare mai più di un mese tra una lampada e l'altra.
Certo mammy-telly e anche sui tipi di silicone adatti a me!
Bene, così saprò cosa regalarti per il tuo prossimo compleanno. Riguardo la morale e la politica, figlio mio, oggi cosa hai imparato?
Questa materia è più complicata per me, ma oggi me l'hanno spiegata proprio bene e ho capito tutto!
Vedi che progressi nell'insegnamento!
Prima di tutto ho capito che la legge non è uguale per tutti perché semplicemnte non siamo tutti uguali. Mica può essere valida per me come per Amir! Infatti se uno è ricco e compra tutto e poi diventa politico mica può essere giudicato come gli altri. Allora può anche dire al giudice che lo vuole in tribunale, perché secondo lui, c'è qualcosa che non va, che non ha tempo e rimandare finché poi, giustamente, passa troppo tempo e non se ne parla più di quella cosa.
Perfetto. In fondo, figlio mio, che c'è di strano? Se io non ho tempo, non posso forse disdire il mio appuntamento dal parrucchiere?
Vero. La cosa che più mi è piaciuta però, è che si può cambiare le regole mentre si gioca a qualcosa. Tipo, a Monolpoli, se io ho vicolo corto e tu corso delle vittorie posso sempre a un certo punto dire che è vicolo corto che vale tanto e che corso delle vittorie è una cacca; oppure alla conta dei punti a briscola cambiare il seme della briscola con quello di cui io ho più carte. Chiaro no?
Infatti. Perché perdere? Perdere è qualcosa che va bene solo per i tubi rotti, come quello della maionese! Ma dimmi, tesoro, cosa hai capito del lavoro?
Del lavoro mammy-telly ho capito che se ne può fare tranquillamente a meno e che è invece meglio diventare parte dei famosi. Perché per diventare famosi non importa essere famosi davvero, bastano le cose che già so. Una volta famosi si è a posto.
Eh no!Qui qualcosa non l'hai capita. Non si è arrivati quando si è famosi, si deve combattere per restare famosi nel tempo e se proprio si viene dimenticati si ricorre agli ammortizzatori da riciclaggio come i reality, capito?
Giusto!Me lo stavo dimenticando, perché io mammy-telly, in verità non voglio diventare famoso, io voglio fare il re!
Ma come è ambizioso il mio figliuolino adorato! Peccato tu sia arrivato secondo...Ma è tardi, andiamo a tavola.
A proposito, abbiamo parlato anche di nutrizione e a me è venuta subito voglia di un cheeseburger!
Ma che tempismo
!
Tanto anche se mi riempio di grasso poi c'è quello del telefilm che me lo risucchia.
Giusto!
E visto che tra poco la tua festa voglio uscire a comprare qualcosa per te: una TE più grande magari, che non entra nella stanza, che per farla passare devo rompere tutto. Tanto mi ricompro cosa mi pare con la carta che mi hanno dato stamani a scuola. Posso spendere anche i soldi che non ho e affogare nel niente. Un naufragar dolce...
Mammy-telly, però pensavo...Ma se mi ammalo?O se poi qualcuno mi chiede i soldi che ho speso indietro?
Per quello amore non ti preoccupare. Ci sono le banche, le assicurazioni sanitarie e le case farmaceutiche...in pratica i tuoi nonni!
Ah..per un attimo mi era sembrato di aver imparato tutto per niente...

4 commenti:

tytania ha detto...

ecco perchè io mi trovo sempre in minoranza!

fabio r. ha detto...

sembrerebbe un incubo invece è molto vicino alla realtà.... aihmè!

MiKo ha detto...

Senti, son giorni che penso a qualcosa da scrivere qui e non mi viene in mente nulla. Mi piace molto questo post e volevo dirtelo. Ecco.

Elisen ha detto...

grazie Miko, me ne rallegro assai